Lo ha sottolineato il viceministro della Salute, in un’intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa”. Secondo Sileri, “siamo lontani dal cantare vittoria” e per questo motivo “sarà necessario un Natale diverso, altrimenti crescerà di nuovo la curva”

E’ questo il monito lanciato dal viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, che in un’intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa” ha voluto porre l’attenzione sugli spostamenti tra Regioni, in piena pandemia da coronavirus e soprattutto nel periodo natalizio, “che dovranno essere limitati” in quanto “dobbiamo ridurre le possibilità di contagio”.

Le seconde case e gli invitati
Sileri ha poi fatto il punto della situazione per quanto riguarda la situazione italiana, in rapporto agli ultimi dati riguardanti i casi di contagio di coronavirus nel nostro Paese. “Entro la fine di dicembre è verosimile che la maggior parte delle Regioni siano in fascia gialla e a quel punto sarebbero sufficienti i pranzi di Natale con dei positivi a tavola per rischiare una strage”, ha aggiunto il viceministro della Salute.
Sileri si è poi soffermato sul tema dei divieti e delle strategie sulle seconde case, sempre per ciò che riguarda il periodo natalizio. “Il punto è con quante persone si va: se è lo stesso nucleo familiare a spostarsi, non cambia moltissimo. Resta però la raccomandazione ad avere un numero ristretto di invitati: direi 6, anche se non è un numero magico”, ha sottolineato. “E che non siano 6 invitati diversi ad ogni pasto”, ha poi precisato ancora.

Le norme per le festività
Intanto, per quanto riguarda i contagi nel nostro Paese, l’ultimo bollettino del ministero della Salute, datato 29 novembre, ha indicato 20.648 nuovi casi di coronavirus a fronte di 176.934 tamponi processati in totale. Il rapporto tra positivi e test effettuati è rimasto stabile all’11,6%. E proprio in queste ore l’esecutivo è al lavoro sulle misure che fisseranno le norme legate proprio alle festività di fine anno.
Saranno possibili alcuni allentamenti alle restrizioni, ma la linea dovrebbe restare quella del rigore.

A cura di Roberto D’Orazi – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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