Fuochi d’artificio, caroselli con gli scooter, clacson delle auto, urla e canti dai balconi. Dopo due ore di silenzio, a Napoli esplode la festa subito dopo l’ultimo pallone insaccato nella rete di Gigi Buffon all’Olimpico a Roma che assegna la Coppa Italia. Il copione è quello di sempre, ma dopo il lungo lockdown gli abbracci, gli assembramenti, i cortei sembrano novità. Centinaia di persone si riversano nei vicoli dei Quartieri Spagnoli, alla Sanità; nella zona di Piazza Dante i tifosi si affacciano ai balconi per festeggiare, sparando fuochi d’artificio e urlando cori.

La festa si sposta poi alla fontana del carciofo in Piazza Trieste e Trento, luogo tradizionale delle feste azzurre: arrivano in 5000. Qualcuno si getta nell’acqua della fontana, gli altri cantano cori per Mertens, Insigne e contro la Juventus, per Maradona e per Ciro Esposito, il tifoso napoletano ucciso a Roma in occasione dell’ultima finale vinta dal Napoli, quella della Coppa Italia 2014. 

Guerra (Oms): “Sciagurati!” Gli assembramenti non sfuggono al mondo dei social. E oggi interviene sulla questione il direttore aggiunto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Ranieri Guerra, intervistato dalla trasmissione Agorà su Rai 3: “Sciagurati! In questo momento non ce lo possiamo permettere, per fortuna è accaduto a Napoli, dove governatore e sindaco hanno messo in atto misure rigide e l’incidenza del virus è più bassa che altrove”. ”Fa male vedere queste immagini” – aggiunge l’esperto.

“Ricordo quanto ha contato la partita dell’Atalanta all’inizio dell’epidemia in Lombardia nella diffusione dei contagi. Non vorrei che si ripetesse  proprio ora, che il Comitato Tecnico Scientifico ha cercato di  accogliere le proposte del Figc per non limitare del tutto il gioco del calcio, come da scienza e coscienza medica sarebbe suggerito”. ”Ciascuno deve fare il suo mestiere come sempre. I segnali sono che il virus in questo momento è comunque in circolazione.

Non si può dire che siamo scampati a una eventuale seconda ondata, ma rispetto a  prima siamo molto più preparati e in grado di individuare nuovi, possibili micro focolai come accaduto nel caso della Pisana a Roma. Vaccino? Si stanno seguendo percorsi molto innovativi rispetto alla sintesi del vaccino anti Covid. Penso che sarà molto più efficace, il problema vero sarà la durata dell’immunità e degli anticorpi neutralizzanti”, conclude Guerra.

A cura di Silvia Camerini – Foto Marco Iorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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