Monsignor Negri, a volte discusso per le sue posizioni conservatrici e a volte persino integraliste, è stato allievo e poi stretto collaboratore di monsignor Giussani e tra i maggiori sostenitori del movimento cattolico conservatore di Comunione e Liberazione, l’organizzazione che raccoglie 300 mila sostenitori, con una rete di più di 30 mila imprese che organizzano insieme diversi meeting nazionali.

Una delle polemiche lo coinvolse nel 2015 quando papa Francesco decise di assegnare le diocesi di Bologna e Palermo, per anni in mano a Comunione e Liberazione, a due preti di strada, Matteo Zuppi e Corrado Lorefice. In quell’occasione il Fatto Quotidiano pubblicò con una sua pesante dichiarazione, che il monsignore avrebbe fatto durante un viaggio in treno: “Speriamo che con Bergoglio la Madonna faccia il miracolo come aveva fatto con l’altro”, con riferimento a papa Luciani, morto dopo un mese dal suo insediamento. Dopo il clamore mediatico, Negri chiese udienza al Papa.

Già in precedenza, Negri era noto per aver contestato la magistratura quando incriminò Silvio Berlusconi per il caso Ruby: nel 2011 aveva dichiarato su Tempi che “non si era mai vista una magistratura muoversi con la prepotenza con cui lo sta facendo oggi”. Poche settimane prima in una intervista su Libero aveva sostenuto che “un uomo politico non si giudica dal peccato, ma dalla capacità di servire il bene comune”.

Nel 2020, in piena pandemia, era stato uno dei primi firmatari dell’appello ‘Veritas liberabit vos‘, “per la Chiesa e per il mondo”, affinché la pandemia non fosse “il pretesto“, al quale “si è giunti in molti casi”, per “ledere i diritti inalienabili dei cittadini, limitando in modo sproporzionato e ingiustificato le loro libertà fondamentali, tra cui l’esercizio della libertà di culto, di espressione e di movimento”. Tra i promotori l’ex Nunzio in Usa, monsignor Carlo Maria Viganò.

Monsignor Luigi Negri nasce a Milano il 26 novembre 1941. Dal 1955 al 1960 frequenta il liceo classico Berchet di Milano e ottiene la licenza in Teologia alla Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale, e fino all’ordinazione episcopale è docente di Introduzione alla Teologia e Storia della Filosofia all’Università Cattolica.

Il 17 marzo 2005 è nominato vescovo della Diocesi di San Marino-Montefeltro. È una delle ultime nomine di papa Wojtyla. Riceve la consacrazione episcopale il 7 maggio 2005 dal cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano. Sceglie come motto del suo stemma le parole “Tu, fortitudo mea”. Il 18 settembre 2012 è nominato padre sinodale della XIII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla nuova evangelizzazione. Il primo dicembre 2012 è stato nominato arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Abate di Pomposa.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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