L’Atalanta e il Napoli non si fermano, anzi si quotano nella zona alta della classifica. La squadra di Gasperini espugna Udine 3-2 e sale a 57 punti consolidando il quarto posto (e mettendo il terzo nel mirino). In cattive acque, invece, Gotti, che resta fermo a 28. I partenopei piegano in casa la Spal (ultima in condominio col Brescia) 3-1 e si confermano una delle squadre più in forma del momento. Rocambolesco 3-3 fra Sassuolo e Verona, entrambe in posizione tranquilla. Il Bologna passa 2-1 sul terreno della Sampdoria e si lascia alle spalle le (poche) preoccupazioni di classifica. Doriani invece in situazione complicatissima a 26 punti, uno sopra il Lecce terzultimo.

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Orobici battaglieri al ‘Friuli’, ma le ripartenze (come già con la Lazio…) fanno male. Zapata la sblocca quasi subito (9′) con una bella giocata sul lancio di Gomez. La squadra di Gotti, imperterrita, attende e riparte. E così, al 31′, il lancio di Fofana mette in moto Lasagna che semina Djimsiti e pareggia. A inizio ripresa l’Udinese mette in seria difficoltà i più quotati ospiti. Wallace ha due buone chance, la seconda gliela cancella Gollini. E’ la panchina a levare Gasperini dagli impicci. Muriel, subentrato dopo spiccioli di ripresa, toglie la proverbiale ragnatela dal ‘sette’ con una magistrale punizione al 71′. Il colombiano ha il piede caldissimo. Musso, con una prodezza, si salva sulla conclusione al volo dal limite. Al 79′, però, il portiere friulano non può nulla sul diagonale secco dai 20 metri. L’Udinese ha il merito di non arrendersi nemmeno col doppio svantaggio. All’87’ il cross di Zeegelaar da sinistra trova pronto Lasagna che di testa fa doppietta pure lui. Ma non basta a portare punti.

Al ‘San Paolo’ il Napoli comincia di gran carriera e passa al 4′ con Mertens che sfrutta l’invenzione di Fabian Ruiz. La Spal sembra incapace di reagire, Gattuso ha buone risposte da Elmas e Lobotka (che fanno rifiatare Demme e Zielinski). Colpo di scena al 29′: Insigne prende il palo e, sul rovesciamento di fronte, Petagna gira in rete col sinistro il cross di Reca e pareggia. Il Napoli non si piange addosso e riparte. Pochi minuti (36′) e nuovo vantaggio, con Callejon che incrocia il destro dopo il recupero di Elmas. Secondo tempo a ritmo più compassato sul fronte partenopeo, gli estensi non sono in grado di creare difficoltà. Al 78′ allunga il margine Younes (assist di Fabian Ruiz) subentrato da nemmeno un minuto.

Dopo un primo tempo senza occasioni, il ‘Mapei’ si infiamma nella ripresa. Verona in vantaggio con Lazovic (51′) che si inventa un gran gol dal limite. Subito (53′) il pari del Sassuolo col sinistro di boga armato da Defrel. Ancora pochi minuti (57′) e gli ospiti tornano davanti grazie a Stepinski che concretizza di petto il lavoro di Lazovic. Silvestri salva il risultato con un intervento prodigioso su Muldur, pochi istanti dopo (68′) Pessina esalta il lavoro del suo portiere e vorrebbe mettere il sigillo alla gara sfruttando un clamoroso pasticcio fra Peluso e Bourabia.
Boga (77′) non è dello stesso avviso e riporta sotto il Sassuolo col suo decimo gol in campionato, una sassata di destro da lontano. Finale pirotecnico a una sola porta. Silvestri alza il muro e dice no due volte a Berardi. Sette di recupero, Obiang non supera il portiere gialloblù. Locatelli di testa sfiora il palo. 97′ e ultimo minuto, Rogerio prova il tiro della disperazione da fuori: è il gol del (ormai) rocambolesco pareggio.

Tutti i gol negli ultimi venti minuti a ‘Marassi’, dove la Sampdoria ci aveva provato con maggiore intensità. Il Bologna passa al 72′ col rigore di Barrow (fallo di Murru su Orsolini) e raddoppia con Orsolini due minuti dopo. Il palo nega la doppietta a Barrow all’83’. L’uscita sbagliata di Skorupski (88′) propizia il gol di testa di Bonazzoli che rende più vivi i sette minuti di recupero. Ma gli ospiti resistono e inguaiano Ranieri, appena un punto sopra la zona retrocessione.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Getty Image

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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