La Juve si avvicina sempre di più al 36° scudetto con la vittoria contro il Lecce che viene affondato per 4-0 allo Stadium nel primo anticipo della ventottesima giornata. I bianconeri si portano a sette lunghezze dalla dalla Lazio impegnata all’Olimpico contro la Fiorentina.
Inizia bene la squadra di Liverani, pericolosa in ripartenza al 4’ con Rispoli e al 16’ con Mancosu, fermato a terra da Szczesny. Quattro minuti dopo il primo sussulto dei padroni di casa, con Gabriel che salva su Rabiot. Al 32’ un ottimo Lecce si ritrova in dieci: errore madornale di Lucioni che perde palla e stende Bentancur proiettato a rete, per l’arbitro Piccinini è rosso diretto.
Tachtsidis ci prova dalla distanza, poi nel finale Juve due volte vicinissima alla rete, ma né Ronaldo che spreca di testa al 41’, né Bernardeschi al 42’ riescono a metterla dentro.
La ripresa è però tutta un’altra storia. Subito capocciata di Bonucci su angolo: Gabriel ci mette i pugni e salva miracolosamente la propria porta. A ruota Dybala manca di un soffio il bersaglio con un tentativo a giro (51’), ma l’argentino si rifà due minuti dopo spedendo dal limite il pallone sotto l’incrocio dei pali su assist perfetto di Ronaldo (53’). Male in questa occasione la difesa ospite, colpevole di aver perso palla in uscita.
In inferiorità numerica e sotto di una rete, la squadra di Liverani paga ancora dazio: Rossettini stende Ronaldo, è rigore netto, dal dischetto va lo stesso portoghese che trasforma di potenza (62’). Per lui 23° centro stagionale.
Match finito. Salentini confusi e del tutto schiacciati dietro e occasioni in serie per la zebra: Gabriel nega il 3-0 ancora a CR7 (69’) e risponde presente su de Ligt (71’) e Ramsey (76’). Minaccioso, appena entrato, anche il ‘Pipita’ Higuain che però all’83’ trova comunque la gloria personale firmando il tris dei bianconeri, ormai debordanti, dopo un tacco straordinario di Ronaldo.
Non è finita: nella lista dei marcatori entra anche l’olandese de Ligt che cala il poker di testa (85’) su cross di Douglas Costa.
Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Lapresse
