Juventus campione d’Italia se il Napoli perde domenica sera con il Genoa… La vittoria dei bianconeri sul Milan per 2-1 li porta a 21 punti sui partenopei, che in caso di sconfitta “regalerebbero” il titolo ai campioni in carica. All’‘Allianz Stadium’ la Juve vince in rimonta una partita ben giocata dal Milan, illuso dal vantaggio di Piątek sul finire di primo tempo. Ma il secondo anticipo della 31.ma giornata di serie A, 12.ma di ritorno, vede il 27° successo bianconero: i punti in classifica sono 84. Per il Diavolo, un’altra brutta battuta d’arresto nella corsa al quarto posto in Champions League: rossoneri a rischio sorpasso dell’Atalanta.

Con Cristiano Ronaldo ancora infortunato, Allegri dà un turno di riposo a Chiellini, Cancelo, Pjanić (dal 61’ per Spinazzola) e Matuidi e opta per il 3-5-2: Szczęsny in porta; De Sciglio, Bonucci e Rugani in difesa; Spinazzola, Bernardeschi, Emre Can, Bentancur e Alex Sandro a centrocampo; le punte sono Mandžukić e Dybala. Gattuso con il consueto 4-3-3: Reina tra i pali al posto dell’infortunato Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli e Rodriguez linea difensiva; il rientrante Kessié, Bakayoko e Çalhanoğlu i centrocampisti; Suso, Piątek e Borini in attacco. Arbitra Fabbri di Ravenna

La prima occasione è rossonera: Suso scappa sulla destra, col mancino pesca Piątek sul secondo palo ma il colpo di testa del polacco è a lato. Al 25’ sugli sviluppi di un corner, Bakayoko trova il tempo per la girata, respinta da Mandžukić. Subito dopo, Emre Can lascia il campo: non si è ripreso da un contrasto con Kessié a inizio partita; lo sostituisce Khedira. Un destro “ciabattato” di Kessié termina fuori senza impensierire Szczęsny. Intervento del Var al 35’ per un tocco con la mano di Alex Sandro su cross da destra di Çalhanoğlu: Fabbri va a vedere le immagini e concede solo calcio d’angolo. Al 39’ passa il Milan: Bonucci sbaglia il passaggio di impostazione, Bakayoko verticalizza subito per Piątek che appena entro l’area fulmina Szczęsny con un destro basso. Prima dell’intervallo, una gran parata di Reina nega il pareggio a Mandžukić in rovesciata volante su torre di Khedira (47’). Subito dopo, facile l’intervento del portiere rossonero su rasoterra centrale di Dybala.

Parte bene il Milan nella ripresa. Piątek dal limite impegna Szczęsny in angolo. Al 56’ un sinistro di Borini viene sporcato in angolo da Rugani. È poi Bakayoko a impegnare Szczęsny di testa. Ma il gol lo segna la Juve su rigore: Musacchio atterra ingenuamente Dybala, Fabbri non ha bisogno di controllare il Var: da dischetto la stessa Joya trafigge Reina con un sinistro centrale (60’). Al 61’ Allegri avvicenda Spinazzola con Pjanić, passando al 4-3-3. Al 65’ una punizione di Çalhanoğlu sfiora il palo. Nella Juve, Kean rileva Dybala al 66’. Chance bianconera sul piede di Bentancur al 67’: l’uruguaiano spreca calciando su Musacchio. Sull’altro fronte, al 70’ Piątek non capitalizza una percussione sulla sinistra. È Kean poi a mancare il gol su azione d’angolo. Primo cambio nel Milan: Castillejo per Suso al 76’. Occasione Juve su angolo: Alex Sandro incorna ma senza centrare il bersaglio. La partita la risolve Kean all’84’, al quinto gol in cinque partite, Nazionale compresa: Calabria sbaglia il passaggio, intercettato da Pjanić che innesca l’attaccante classe 2000 per il diagonale che fredda Reina. Gattuso gioca la carta Cutrone per Calabria (85’). Prima del 90’ doppia chance per Çalhanoğlu ma il primo tiro viene “murato” dai difensori mentre il secondo viene bloccato da Szczęsny. Nel recupero il risultato non cambia e la festa è tutta bianconera.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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