L’Inter senza indugi con un netto predominio in campo liquida 4-0 la Spal a Ferrara e si porta solitaria al secondo posto in classifica a 6 lunghezze dalla capolista Juventus. I nerazzurri sono un punto sopra l’Atalanta e due sopra la Lazio.
Per gli estensi una sconfitta che conferma l’ultimo posto in classifica e solo la matematica dice che non è ancora Serie B, ma è questione di numeri e non di convinzione nella stanza dei bottoni.

Murgia e Strefezza esterni del 4-4-2 di Di Biagio che in attaccosi affida ai ‘pesi massimi’ Cerri e Petagna. Eriksen titolare dopo due partite in panchina, Lukaku a riposo, le punte di Conte sono Lautaro e Sanchez. Sulle fasce Candreva e Biraghi.

Cronaca – Prima emozione di marca ospite, Brozovic scheggia il palo (5′) con un rasoterra dal limite.
La Spal non rinuncia a giocare e restituisce il legno, la girata in scivolata di Petagna colpisce in pieno la traversa (19′). L’Inter non è molto continua e le cose migliori le fa in ripartenza. Letica va vicino al pasticcio con un rinvio difettoso, Sanchez da 35 metri non inquadra i pali, ma di un filo di capello. Cileno (come Eriksen) molto attivo, è lui a ispirare il gol del vantaggio al 37′ con l’apertura che libera Candreva solo davanti a Letica.

Strefezza arriva di giustezza sul suggerimento di Petagna ma mette a lato per il disturbo di Handanovic in uscita bassa. L’Inter accelera a inizio ripresa per chiudere il discorso. Ottimo filtrante di Lautaro per Sanchez, Letica si oppone. Grande occasione sprecata, ma il raddoppio arriva poco dopo (55′): Biraghi si porta il pallone sul destro al vertice dell’area e confeziona un diagonale secco che si infila vicino al palo lungo.

L’esterno diventa uomo assist al 60′ quando mette sulla testa di Sanchez la palla del 3-0. La Spal continua a sbandare, un retropassaggio sciagurato manda Sanchez sulla linea di fondo dopo aver saltato Letica, passaggio impreciso per Eriksen a rimorchio. Il poker comunque arriva: Young (subentrato a Biraghi) riceve comodo in area e serve Gagliardini per il tocco facile a due passi dalla linea di porta (74′).

Ultimo quarto d’ora del tutto superfluo. Netta differenza tecnica sul terreno di gioco per gli uomini di Conte che adesso fanno venire un brivido alla schiena alla signora bianconera.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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