La rimonta della formazione di Antonio Conte arriva nel finale e porta la firma di due difensori. L’Inter insegue a lungo, poi ribalta il Parma (1-2) allo stadio Tardini e si mantiene a otto punti dalla capolista Juventus.

Per gli emiliani punti buttati al vento, ma comunque la classifica è solida e autorizza ancora piccole speranze d’Europa.

Kulusevski, Cornelius e Gervinho sono le punte del tridente di D’Aversa. Nel 3-5-2 di Conte (in tribuna per squalifica) confermato il ruolo di regista di Eriksen, di punta gli intoccabili Lautaro e Lukaku. D’Ambrosio sostituisce lo squalificato Skriniar.

Tambureggiante l’avvio degli ospiti. Sepe contiene la girata di Lautaro, che si ripropone poi con una conclusione spenta in angolo da Laurini. Dermaku scaccia sulla linea la spizzata aerea di Godin che aveva superato il portiere. Dopo dieci minuti si comincia a vedere il Parma.

Gervinho calcia maldestramente a lato da pochi passi. Ma si rifà con gli interessi al 15′, quando mette a sedere Candreva e batte di potenza in rete. sotto nel punteggio l’Inter riparte a testa bassa. Ancora Godin di testa, a lato. Stessa sorte per la botta al volo di Barella. Poi Gervinho parte in velocità e serve un cioccolatino a Cornelius che spreca miseramente solo davanti al portiere.

Il danese prova a riscattarsi a fine frazione, ma non centra il bersaglio in girata.
Ancora Godin, sul quale si immola Laurini, pericoloso per i nerazzurri.
Il Parma arretra il baricentro e si affida alle ripartenze. Preciso Handanovic sul sinistro di Kulusevski. L’atteggiamento emiliano, comunque, blocca gli ospiti. Dentro allora Sanchez per Eriksen, Moses per Candreva e Young per Biraghi. L’azione dell’Inter non ha molti sbocchi, Sanchez calcia da fuori e Sepe risponde.

Un calcio d’angolo toglie le castagne dal fuoco ai nerazzurri: cross di Young, sponda di Lautaro, De Vrij corregge in rete. E’ l’84’ e Kucka si fa espellere rimediando la seconda ammonizione per proteste sull’azione del gol. Il tempo di mettere la palla al centro dopo gli aggiustamenti di D’Aversa e i nerazzurri capovolgono: cross di Moses, Bastoni (subentrato da un quarto d’ora) appoggia di testa in rete in completa solitudine (87′).
Il Parma non ne ha più e si deve arrendere ai neroazzurri.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini- Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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