Natale si avvicina e come dice la pubblicità? “Siate buoni …. se potete ….”.

Io però sono già stato “buono” nel precedente appuntamento e quindi dovrei reiterare anche questa volta e passare sopra a certi episodi, calciatori, arbitri, da …. Abisso?

Iniziamo con Udinese-Crotone, che inaugurano la dodicesima infrasettimanale di martedì, con uno 0-0 che serve ad entrambe per un passettino chissà quanto utile; i friulani ci provano più dei calabresi, ma non essendoci il Toro davanti trovare la porta diventa un miraggio ed il risultato ne è diretta conseguenza, anche perché i rossoblu la porta avversaria non sanno proprio cosa sia.

La stessa cosa non si può dire del Benevento, che fa 1-1 con la Lazio, rimontandola e mettendola spesso in difficoltà, nonostante “dovrebbe” esserci una caratura ben diversa tra le due formazioni; i laziali pagano le fatiche di Coppa? Beh, bisognerebbe mettersi d’accordo una volta per tutte, dato che si smania tanto per andarci in Europa, ma poi ci si lamenta del fatto che tolga energie ….

Il mercoledì pallonaro inizia all’ora dell’aperitivo serale con Juve-Atalanta, che termina 1-1 e, al di là del rigore fasullo sul solito tuffo del Campione Italiano senza trampolino, ciò che mi ha lasciato basito sono le dichiarazioni di Pirlo, il “maestro” ha dichiarato di aver giocato alla pari dell’Atalanta ….

Ma dove pensa di essere seduto il fenomeno? Sulla panchina del Franciacorta (scusandomi con il Franciacorta)? Cioè, la Juve, in casa, ha giocato alla pari con l’Atalanta? Stiamo scherzando? Ma probabilmente siamo solo davanti all’ennesimo caso di uno che quando giocava era di un’altra categoria, mentre una volta seduto in panchina la qualità migliore diventa …. la presunzione! E alla Juve si lamentavano di Sarri ….

Altro 1-1 arriva da Firenze, dove Prandelli conquista il suo primo punto ed il Sassuolo prosegue il cammino di questa magica stagione; non è che al Franchi si vedano mirabilie, ma almeno qualche tiro e qualche occasione da gol non manca, in attesa e con la speranza di vedere di meglio più avanti, magari con qualche aggiustamento di mercato.

Rallenta il Milan, impegnato a Marassi contro il Genoa iniziando ad accusare un po’ di fatica; ancora senza Ibra e con le Coppe la cosa è legittima ed i rossoneri riescono comunque a recuperare per due volte, dimostrando un carattere che nelle ultime stagioni era mancato, mentre il Genoa ci prova ma deve accontentarsi di fare un passettino in classifica e di una prestazione che serve per il morale, visto che di fronte c’era la capolista.

Il grosso del turno si gioca all’ora del cinema e la Sampdoria espugna il Bentegodi, frenando un Hellas che pareva lanciatissimo dopo la vittoria di Roma contro la Lazio; indubbiamente le due formazioni sono interessanti, ma la continuità è difficile da raggiungere in una stagione in cui gli alti e bassi, la discontinuità, sono da mettere in conto come mai.

L’incontro più interessante ed importante della giornata si gioca a San Siro, con l’Inter che immeritatamente batte il Napoli e deve ringraziare il suo dodicesimo uomo, che nell’occasione veste i panni dell’arbitro Massa! Se l’espulsione di Insigne è giustificata (ma sarebbe successa la stessa cosa con Ibra o Bonucci di fronte?), perché il “signore” in questione non manda negli spogliatoi qualche nerazzurro per un secondo giallo da solo da …. arancione diretto? Altra cosa riguarda i due mister, perché se il “grande” Conte guadagna dodici milioni netti ed è incapace di dare un gioco ad una squadra come l’Inter, quale dovrebbe essere l’ingaggio preteso da Gattuso, che invece il Napoli lo fa giocare e bene? Anche qui è un discorso di presunzione ai massimi livelli, accompagnati da lamenti e scuse che l’ingaggio del salentino meritano/consentono davvero?

Finisce senza reti Parma-Cagliari, con i parmensi che tirano parecchio ma “vedono” poco la porta, mentre per il Cagliari vale il discorso che in trasferta la cosa importante è portare a casa la “pelle”, anche se a vincere non ci provi proprio, dato che per fare i tre punti almeno un tiro nello specchio devi per forza farlo ….

Tiri che fanno senza dubbio lo Spezia ed il Bologna, in un 2-2 pirotecnico e con i rossoblu che si vedono bloccare un rigore che all’ultimo secondo potrebbe dar loro la gioia della vittoria, negata dal portiere spezzino che si supera e salva i suoi da una beffa che non avrebbero meritato, avendo sì dilapidato il doppio vantaggio, ma dimostratisi ancora una volta ben vivi e vegeti e finalmente …. scesi in campo a La Spezia.

Merito anche di Vincenzo Italiano, che da calciatore non era Pirlo e da tecnico è tutt’altro che …. pirla, senza essere definito un maestro o un professore, ma capace di far giocare al pallone una formazione che, sulla carta, potrebbe valere la metà classifica di …. Serie B!

A chiudere degnamente la giornata ci pensano Roma e Torino, o meglio la Roma e l’arbitro Abisso, il quale prima ancora dei giallorossi, ci pensa di persona ad affossare un Toro già inAbissato di suo; senza una buona parte degli scontenti, il Toro regge e si fa sentire anche quando è in dieci e sotto di tre reti, segno che è ora di fare pulizia in uno spogliatoio dove c’è troppa cenere sotto il tappeto.

Qualche mese fa, in una chiacchierata per me speciale, con l’ex cesenate Gianluca Leoni, chiesi al mio interlocutore se i calciatori giocano contro l’allenatore e la risposta fu che un calciatore gioca innanzi tutto e sempre per se stesso …. quindi alcuni dei fenomeni granata giocano contro se stessi?

Mi piacerebbe avere la risposta da qualche esimio/a collega torinese che troppo “devoto/a” ai giudizi social sceglie sempre il colpevole altrove ed in virtù della piazza, ma in realtà il silenzio inconsapevole mi va benissimo, anche perché quella che sarebbe l’interlocuzione la so già…

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto LaPresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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