IL MILAN NON MOLLA

E’ una decima giornata monca quella di Serie A, questa volta non a causa del Covid , ma è Giove Pluvio a far rinviare proprio l’incontro d’apertura del sabato, quello di Udine tra le Zebrette di casa e l’Atalanta; a pallanuoto si gioca senza problemi, ma farlo su di un verde prato ….

Alla stessa ora va invece in onda Spezia-Lazio, a Cesena, e qui non ci sono problemi, almeno per il regolare svolgimento, mentre di problemi ne creano i bianconeri ai laziali, che hanno la fortuna di avere San Ciro tra le proprie fila e risolvono così la questione, senza però correre più di un rischio; Italiano non sarà maestro né professore, ma evidentemente non ha neppure quella classe di “ciucci” che si riteneva (me compreso) ad inizio stagione.

Maestro e professore si affrontano invece nel derby della Mole, con il primo che vince all’ottantanovesimo, più per demeriti altrui che per meriti propri, visto che anche contro il Ferenctoro il gioco latita e la PanzerJuve sta sotto per quasi ottanta minuti; la fortuna dei bianconeri è che il Toro è una squadra di ciucci, guidata da un professore alla Aristogitone (e se non sapete chi era basta andare su Google).

A proposito, un cambio al novantunesimo ed uno al novantatreesimo su sei minuti di recupero? Il professore voleva difendere il risultato? “Il Toro ha giocato bene e perso per dettagli”? Magari gli stessi che dicono: diciottesimo posto in classifica, sei punti in dieci partite? SOMAROOOOOOOOOO!!!!!!!!
Il sabato sera, con i cinema chiusi, c’è Inter-Bologna ed il 3-1 finale lascia i nerazzurri ad inseguire i cugini in classifica; dopo il successo di Coppa la banda Conte prosegue il proprio percorso, non senza le solite polemiche (giustificate) che immancabilmente accompagnano la storia interista, anche perché ci si potrà/dovrà rammaricare per l’uscita di Champions, quando sarebbe bastato poco per andare avanti?

In quella che ante-Covid era l’ora dell’aperitivo, ci pensano invece Verona e Cagliari a far passare il tempo, con un 1-1 che non cambia di una virgola il cammino delle due formazioni, anche se gli scaligeri puntavano a vincere per alimentare il sogno europeo, magari un po’ azzardato, ma se qualcuna delle pseudo grandi cede ….
Nel pomeriggio finiscono a reti bianche sia Parma-Benevento, che Roma-Sassuolo, con i campani che mantengono un punto di vantaggio sui parmensi ed i giallorossi che non riescono a scavalcare i neroverdi, questa volta a secco di reti; sia a Parma che a Roma il risultato è giusto, anche considerando che di occasioni da rete non è che se ne siano viste in quantità.

Diverso invece il discorso di Crotone-Napoli, dove gli azzurri maramaldeggiano rifilando quattro reti ai rossoblu di Stroppa; Gattuso non sarà né maestro e né professore, ma i suoi giocano al pallone e pure bene, tanto che persino il “bidone” della scorsa stagione, Lozano, ritorna ad essere un calciatore ed un bomber da cinque reti in dieci partite!
Ed eccoci al Milan, che non si ferma neppure davanti alla Samp (e sempre senza Ibra), proseguendo la fuga che anche la Coppa certifica come solida; evidente il salto di qualità dei rossoneri, avvenuto certamente grazie all’arrivo del “mago” svedese, ma nel quale pure Pioli ha grandi meriti, anche lui non maestro/professore, ma concreto assai.
La giornata la chiudono Fiorentina e Genoa e l’1-1 è lo specchio di due formazioni che sono diciassettesima e diciannovesima; i viola si salvano al minuto novantasette, ma pure i genoani (gol all’89esimo ….) non è che siano meglio per un pari tra pericolanti, come ormai da tradizione delle ultime stagioni di entrambe, anche se questa volta non serviva il “biscotto” visto che siamo appena alla decima.


Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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