Torno a scrivere di Serie A, senza dimenticarmi, anzi sottolineando, quanto scritto dopo la precedente giornata; lo faccio perché ho un compito e lo assolvo, ma per la prossima stagione se ne riparlerà sicuramente ….
Dunque per una volta si gioca tutti nello stesso giorno, un po’ alla volta, ma almeno una volta finita l’ultima partita si può fare il punto della situazione, anziché andare avanti dal venerdì al lunedì e, vista l’età che avanza, dover ricominciare sempre da capo.
Scherzi a parte, la ventinovesima potrebbe essere giornata fondamentale, ci sono scontri importanti, specie in coda, e partite piuttosto interessanti e dal risultato non del tutto scontato; poi capita che anche quando le differenze tecniche e di classifica sono importanti, ci si mette di mezzo la deconcentrazione e pure la “stupidità” di certe giocate, anche di gente che vuole milioni per far ridere senza essere comica.
A sera della vigilia di Pasqua (auguri a tutti anche se in ritardo) l’Inter ha ben più di una mano sullo Scudetto, vincere a Bologna manda i nerazzurri a +8 dal Milan, e con una partita in meno, mentre le altre più indietro non è che facciano faville e magari trovano i tre punti nell’uovo dopo aver rischiato moltissimo che invece sia solo una frittata bruciata.
La squadra di Conte non fa nulla di eccezionale al Dall’Ara, ma torna a casa con i tre punti, in una di quelle partite che nelle stagioni precedenti, se andava bene, pareggiava; difficile pensare a questo punto che all’Inter possa sfuggire il tricolore, nessuno ha il passo adeguato per provare a contrastare la marcia di Lukaku e compagni e le partite sono sempre meno.
Il pari casalingo del Milan, contro una buona Samp, è un segno che i rossoneri ormai sono rassegnati, dato anche che la condizione non è propriamente ai massimi livelli e certi errori si ripetono in maniera sistematica e preoccupante; i rossoneri ci hanno provato ed hanno fatto un buonissimo salto di qualità, ma non ancora bastanti per il tricolore.
Al terzo posto c’è oggi l’Atalanta, che si sbarazza non senza difficoltà di una buona Udinese, con il duo Muriel-Zapata a fare danni nell’area delle zebrette, anche se poi è nell’area della Dea che esiste qualche difficoltà; i nerazzurri paiono comunque in condizioni migliori della concorrenza ed il secondo posto potrebbe non essere una chimera.
Al quarto posto, appaiate, ci sono Juventus e Napoli, che si scontreranno in settimana nel recupero della partita “madre” di situazioni covidiane che il calcio italiano ancora non è riuscito a sistemare in maniera adeguata, ma soprattutto con buonsenso; i bianconeri pareggiano un derby che rischiano seriamente di perdere e continuano con prestazioni alquanto scadenti, ringraziando il solito CR7 se oggi non sono messi pure peggio.
In casa Juve, inoltre, ci sono situazioni non degne della storia bianconera e bisogna applaudire il provvedimento preso nei confronti dei “cenaioli di straforo”, anche se, la reprimenda e le urla di Nedved e Paratici sono state gioco facile contro i tre colpevoli, ma quando le medesime cose (ripetute pure) le ha fatte CR7, chi gli ha urlato in faccia? O forse i calci al tabellone RESPECT di Pavel erano per sgridare il portoghese?
Conoscendo bene cosa succedeva e cosa succede in casa di Madama, mi rendo conto del cambiamento dei tempi, vent’anni fa certe cose non sarebbero successe, o perlomeno, non sarebbero state di pubblico dominio, ma i tempi cambiano anche in case nobili come quella bianconera, o forse, chi oggi dirige la “baracca” sarebbe ora cambiasse cortile ….
Anche il Napoli trova lungo a superare il Crotone, ultimo in classifica; i partenopei si illudono di avere vita facile grazie al loro attacco (quasi) atomico, ma poi ci pensano i difensori a elargire regali alla Cosmi band e tutto diventa complicato.
Il fatto di trovare comunque la vittoria è perché la superiorità è netta ed evidente, ma a scherzare con il fuoco ci si brucia, a volte anche parecchio; la trasferta contro la Juventus potrà chiarire alcune cose, ma la Champions è un obiettivo che può sfuggire a molti.
Tra queste c’è sicuramente la Roma, che contro il Sassuolo manda al vento una davvero grande occasione per restare nel gruppo delle pretendenti; si vede di tutto al Mapei, grandi giocate di entrambe le formazioni, ma anche errori sesquipedali, dispensati a piene mani sia dagli attaccanti che dai difensori.
Di certe partite si dice siano spettacolari perché si vedono gol ed occasioni, ma è davvero così quando queste sono soprattutto il frutto di errori madornali fatti da gente che finisce pure in Nazionale.
Un po’ meglio della Roma sta la Lazio, che oltre tutto ha (forse) una partita da recuperare e può ancora giocarsela per la Coppa futura anche se non sempre avrà la fortuna di incontrare una formazione che, come lo Spezia, gioca e lascia giocare; i laziali vincono di rigore, un tiro dagli undici metri che il regolamento definisce giusto, ma allora perché non sempre il regolamento ha le medesime “certezze” per tutti? E perché il VAR interviene e decide solo in certe situazioni …. e non solo? Siamo sempre nel campo delle ipotesi, che non fanno testo, ma a parti invertite sarebbe stato rigore?
Il resto della giornata presenta un Genoa-Fiorentina che sembra la fotocopia delle partite delle ultime stagioni, tra rossoblu e viola, tanta “acqua di rose” e stiamo tranquilli tutti, se segni tu poi vado in rete anche io, tanto 1-1 o 5-5 non cambia nulla ed un punto ciascuno …. fa male solo alla concorrenza; è primavera e di partite così ne abbiamo viste e ne vedremo a bizzeffe, ma il calcio è anche questo, applausi!!!
maggior ardore ce lo mettono Benevento e Parma, con i campani che vincendo potrebbero affossare definitivamente i parmigiani e stare quasi del tutto al sicuro; invece finisce con un 2-2 che lascia tutto immutato, anche se il Benevento può comunque contare su otto punti di vantaggio sul Cagliari, con in mezzo anche Spezia e Torino, mentre il Parma lotta ma …. spesso a vuoto.
Chi butta via una delicata occasione è il Cagliari, che si fa irretire da un Verona che è la vera sorpresa del torneo, ben più del Sassuolo; i sardi sbagliano troppo e per i ragazzi di Juric non è neppure troppo difficile trovare una bella sorpresa nell’uovo pasquale ed un’ottava posizione in classifica che è del tutto meritata.
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse

 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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