Continua il ‘magic moment’ del Milan, che travolge il Bologna a San Siro (4-1), sale a -1 dal quinto posto della Roma ed è ormai virtualmente in Europa League. Male e troppo passivo il Bologna di Mihajlovic, che non ha più grandi motivazioni di classifica (è decimo) e incassa una sconfitta dura e senza attenuanti.

Dominio dei rossoneri per la prima mezz’ora, che segnano due reti e centrano un legno. Splendida l’azione del vantaggio (10’), con il cross dal fondo di Theo Hernandez, il velo di Ibrahimovic e il rasoterra vincente del belga Saelemaekers.
Raddoppio al 24’, complice un erroraccio del portiere rossoblù Skorupski che appoggia male per Orsolini, Calhanoglu intercetta e non perdona.

La gara sembra tutta in discesa, al 36’ il palo nega a Kessie (piatto destro) la gioia del 3-0, ma prima dell’intervallo i felsinei a sorpresa colpiscono (44’): Tomiyasu riceve palla da Soriano e lascia partire dal limite un tiro settebellezze (col mancino) che s’infila sotto l’incrocio.

Ripresa. Pronti, via e il Milan rimette la freccia (49’): Calhanoglu innesca Bennacer che trova un’autostrada davanti a se, entra in area e impallina Skorupski, favorito anche da una leggera deviazione di Denswil. Il 3-1 ‘chiama’ anche il 4-1: la firma è di Ante Rebic, uno dei migliori in campo, che riceve la sfera da Ibra e fa centro con un potente sinistro incrociato (57’). Rossoneri straripanti e non ancora appagati: sfiorano la cinquina Krunic, Theo e Leao.

Sussulto d’orgoglio finale degli ospiti: Donnarumma si oppone con i piedi alla punizione a due in area di Santander (78’), Skov Olsen non inquadra lo specchio da posizione defilata (81’). Al 92′ c’è gloria anche per Calabria, che firma in diagonale la ‘manita’ del Diavolo.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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