I rossoneri onorano la prima di campionato con lo scudetto sul petto con una buona prestazione, qualche sbavatura difensiva ma soprattutto i tre punti, conquistati contro una squadra coriacea che, soprattutto nel primo tempo, tiene loro testa.

La formazione iniziale scelta da Pioli non si discosta da quella che ha portato allo scudetto e che proprio con l’Udinese, lo scorso anno, non è riuscita a vincere. E anche questa volta non si mette bene per i rossoneri: già al 2′ devono inseguire dopo un bel gol di testa di Becao su calcio d’angolo di Deulofeu. I friulani sono in vantaggio e la partita cambia subito. Il Milan si riversa in avanti e sfiora il pari già al 7′: Diaz mette in difficoltà con un gran tiro Silvestri, che può solo respingere corto, sul pallone si avventa Calabria che però non riesce a ribadire in rete da pochi passi ma perché viene contrastato fallosamente. Dopo un lungo consulto del Var, l’arbitro assegna il rigore ai rossoneri. Theo Hernandez trasforma con freddezza e precisione e i padroni di casa si riportano sull’1-1 già all’11’. Passa pochissimo e Rebic raddoppia, al 15′, mettendo in rete da pochi passi un gran cross di Calabria. San Siro tira un sospiro di sollievo dopo il difficile inizio. Il Milan ora controlla il match e prende pochi rischi: il più grosso al 28′ su contropiede di Deulofeu che si presenta al limite dell’area da solo, ma viene fermato da un grande intervento di Kalulu che recupera molti metri e lo mura proprio al momento del tiro. Il Milan si fa spesso pericoloso, soprattutto con Leao. In pieno recupero però nuova doccia fredda per i rossoneri, con un gran gol di testa di Masina che riporta in pari l’Udinese su una ingenuità della difesa del Milan.

Nella ripresa i padroni di casa si riportano in vantaggio con Brahim Diaz dopo pochi secondi: pasticcio difensivo in cui è coinvolto proprio Masina e Diaz si trova sui piedi la palla a un metro dalla porta. Non sbaglia, e per il Milan il secondo tempo parte nel migliore dei modi.

L’Udinese non si arrende e prova ad attaccare per agguantare nuovamente il pareggio, il Milan comincia ad avere occasioni sulle ripartenze. Al 63′ una bella punizione di Theo Hernandez sfiora l’incrocio dei pali, mentre il Milan continua a contenere le sfuriate dei friulani senza eccessivi affanni. Al 65′ è Leao a sfiorare il gol, anticipato di un soffio da Silvestri. Ma il gol è nell’aria e Rebic segna il suo secondo personale al 67′ dopo un’azione insistita di Diaz, tra i migliori in campo. 4-2 Milan e gara che pare ormai indirizzata. Al 70′ arriva il momento di De Ketelaere, che prende proprio il posto di Brahim Diaz. Entra anche Giroud in avanti, al posto di Rebic. Al 75′ Leao sfiora l’incrocio dopo una spettacolare azione personale. Al 86′ è il nuovo arrivato De Ketelaere a provare una grande conclusione al volo, che però finisce alta. I rossoneri partono subito avanti, ora starà agli altri rispondere.

Sampdoria-Atalanta 0-2

Riecco la Dea. La squadra di Gasperini parte con il piede giusto e si impone 2-0 al Ferraris nella prima giornata di campionato, niente da fare per una Sampdoria comunque combattiva e che ha tenuto testa ai nerazzurri.

Al 15′ primo episodio con intervento del var su una rete di Caputo su assist di Leris, per Dionisi la rete è da annullare. Poco meno di dieci minuti più tardi il match si sblocca con Toloi, nei minuti finali del match raddoppio dei bergamaschi con Lookman.

Giampaolo conferma Caputo come unica punta, dietro di lui in quattro, Leris, Rincon, Sabiri e Djuricic, con gli ultimi due chiamati ad inventare per il bomber blucerchiato. Dall’altra parte Gasperini si affida alla coppia colombiana Zapata-Muriel, con Pasalic ad agire da treqaurtista. Il match è subito vivace pimpante: Sabiri inventa per Leris, che, davanti a Musso, non riesce a calciare venendo anticipato da Maehle. Proteste della Doria al 15′ per la rete annullata dal direttore di gara a Caputo per un presunto fallo di Leris ad inizio azione. L’Atalanta si sveglia e al 22′ è pericolosissima, ma Maehle fallisce da pochi passi un gol già fatto. Era il preludio del vantaggio dei nerazzurri con Toloi che insacca dopo una sponda di Pasalic su cross di Zapata.

La Sampdoria non ci sta e non ci stanno soprattutto i suoi fantasisti, con un Sabiri parecchio ispirato: al 33′ ci prova con una delle sue conclusioni, Musso blocca. Il marocchino naturalizzato tedesco ci riprova prima della pausa da calcio di punizione, palla alta.

Nella ripresa, ci tenta per i bergamaschi Okoli, all’esordio in A, ma il centrale ex Cremonese di testa non centra la porta. Al 70′ ancora Sabiri pericoloso: punizione dal limite potente del fantasista che sorprende Musso, palla sul palo. Al 75′ entra Quagliarella e la Samp crea due occasioni con il suo numero 27: prima in acrobazia (palla alta), poi con un piazzato (traversa). Nei minuti finali chiude i conti per la Dea Lookman in contropiede (pochi minuti prima gliene era stato annullato uno per offside). Vince l’Atalanta, Sampdoria battuta 2-0.

A cura di Roberto D’Orazi – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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