E’ il Lecce la terza retrocessa in Serie B, dopo Spal e Brescia. L’ultimo verdetto del campionato arriva in coda all’ultima giornata e sorride al Genoa, la sola squadra a rischio insieme ai salentini. I rossoblù di Nicola, un punto avanti in classifica, avevano il destino nelle loro mani. E ne approfittano in pieno battendo 3-0 il Verona. Il Lecce doveva superare il Parma e sperare che il Genoa non vincesse: doppio fallimento, visto che i ducali si sono imposti 4-3 in Puglia.

Novanta minuti da dentro o fuori, le emozioni al Via del Mare e a Marassi si srotolano con una cadenza intrigante, almeno nel primo tempo. All’11’ si comincia in Salento, dove passa il Parma per l’autogol di Lucioni, colpito dal pallone che aveva centrato il palo sul tiro di Hernani. Al 12′ Genova può così festeggiare due volte quando Sanabria incorna in rete il cross di Lerager. Stessa sequenza al 24′ e al 25′: raddoppio del Parma con Caprari che finalizza un contropiede; doppietta per Sanabria, su imbucata dell’ispirato Pandev.

Il confronto a distanza si indirizza nettamente a favore della squadra di Nicola. Il Lecce ha una fiammata d’orgoglio nel finale, i colpi di testa di Barack (40′) e Meccariello (45′) fissano il pari all’intervallo. Ma intanto il Genoa ha fatto tris con lo stacco aereo di Romero (44′) su corner.

Le notizie peggiorano per il Lecce in apertura di ripresa. Al 54′ Cornelius riporta avanti il Parma sull’assist di Barillà. Il Genoa resta in dieci al 62′ per il secondo giallo a Romero. Il vantaggio dei rossoblù è comunque confortevole e si ‘incrementa’ perché (66′) Inglese fa poker per il Parma deviando al volo il cross di Barillà. Il Lecce cerca di alimentare la speranza con Lapadula (68′) che si avventa in tuffo sulla palla vagante in area dopo il palo colpito da Shakov. Ma è l’ultimo sussulto prima della retrocessione.

A Marassi, intanto, il Genoa resiste con l’uomo in meno (si chiude in nove contro dieci per la simultanea espulsione di Cassata e Amrabat al 91′) e si guadagna la permanenza in A.

Nelle altre tre partite che hanno chiuso l’ultima giornata di campionato, successo 3-1 della Fiorentina in casa della Spal fanalino di coda. Viola avanti con Duncan al 30′, rapido pari degli estensi a opera di D’Alessandro al 39′. La gara sembra incanalata verso l’1-1, ma all’89’ Kouame riporta avanti gli ospiti. Chiude il rigore di Pulgar al 94′.

A Reggio Emilia la spunta l’Udinese 1-0: Okaka stende il Sassuolo al 53′.

Un gol per tempo e pari al Dall’Ara fra Bologna e Torino: Svanberg al 18′ e Zaza al 66′ fissano l’1-1.

La classifica La classifica finale della stagione 2019-2020 della Serie A al termine delle sfide della 38a giornata: Juventus campione d’Italia con 83 punti; Inter 82; Atalanta e Lazio 78; Roma 70; Milan 66; Napoli 62; Sassuolo 51; Verona, Fiorentina e Parma 49; Bologna 47; Udinese e Cagliari 45; Sampdoria 42; Torino 40; Genoa 39; Lecce 35; Brescia 25; Spal 20.

La nuova serie A 2020/2021:
Dopo i verdetti dell’ultima giornata, si delinea il quadro delle partecipanti al prossimo campionato di Serie A. Resta da assegnare solo l’ultimo posto, quello che spetta alla vincente dei playoff di Serie B, cui partecipano Spezia, Pordenone, Cittadella, Chievo, Empoli e Frosinone.

Questo l’elenco per la stagione 2020-21: Atalanta, Benevento, Bologna, Cagliari, Crotone, Fiorentina, Genoa, H. Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Torino, Udinese, X (vincente playoff B)

Allo stato, le regioni più rappresentate sono la Lombardia e l’Emilia Romagna, con 3 squadre. Due le società per Piemonte, Liguria, Lazio e Campania. Una ciascuna per Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Calabria e Sardegna.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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