Né vincitori né vinti a Bergamo nella sfida d’alta quota tra Atalanta (13 punti) e Inter (12), che chiudono sull’1-1.
Il risultato fa poche pieghe. Pochissime emozioni nel brutto primo tempo del ‘Gewiss Stadium’: fondamentale anticipo di Romero su Lautaro Martinez (8’), un insidioso tiro-cross di Freuler smanacciato in tuffo da Handanovic sopra la traversa (18’), una conclusione imprecisa di Lautaro da posizione interessante (19’), un colpo di testa di Vidal non distante dallo specchio (25’). Equilibrio massimo in campo e squadre che si annullano a vicenda.

Secondo tempo ben più vivo (non ci voleva molto) e Inter avanti al 58’: cross di Young e capocciata vincente del ‘Toro’ Martinez. Al 65’ Sportiello tiene in piedi gli orobici con un doppio miracolo su Vidal (lanciato a rete) e sul tentativo seguente di Barella, ma l’Atalanta non molla e al 79’ torna a galla con la stoccata di Miranchuk su cui Handanovic non può nulla. Cinque giri di lancette e la squadra di Gasp potrebbe addirittura vincente, ma Muriel non trova la porta da distanza ravvicinata (84’). Finisce pari: giusto così.

Genoa-Roma 1-3
Mkhitaryan affonda il Genoa a e ‘si porta via’ anche il pallone, vista la grande tripletta segnata a Marassi, dove la Roma vince per 3-1. Classifica della squadra di Fonseca sempre più intrigante (è terza con 14 punti), formazione di Maran quart’ultima e ancora ferma a quota 5.

Una palla-gol e una rete nel primo tempo, tutto firmato Mkhitaryan. Strepitosa sul sinistro dell’armeno la risposta di Perin che devia provvidenzialmente sulla traversa (19’), portiere rossoblù che però non può nulla nel recupero (47’) sulla capocciata ravvicinata del romanista su angolo calciato da Veretout. Predominio territoriale degli ospiti, Grifone sulle difensive e praticamente mai pericoloso dalle parti di Pau Lopez. Ripresa.

Perin mette una pezza su Bruno Peres, a ruota il Genoa pareggia nella prima fiammata del match: Scamacca innesca Pjaca che fa centro con un preciso rasoterra (50’). Quarto d’ora interlocutorio, poi la Roma riaumenta i giri: altra opposizione di Perin su un Bruno Peres che poteva fare decisamente meglio, al 66’ il brasiliano si riscatta servento uno splendido assist di interno destro per Mkhitaryan, che da pochi passi non perdona.

Servito tra le linee, Cristante si divora il più facile dei gol a tu per tu col portiere avversario (73’, palla incredibilmente a lato), all’85’ i giallorossi chiudono il match: Pedro dalla sinistra per l’onnipresente Mkhitaryan e girata vincente all’altezza del dischetto che non dà scampo a Perin.
Nel finale rete annullata a Destro (fuorigioco), che al 91’ non spaventa Pau Lopez con un tiro troppo morbido.

Torino-Crotone 0-0
Termina senza reti lo scontro di bassa classifica tra il Torino, che rallenta di nuovo dopo il colpo in casa Genoa nel recupero, e il neo promosso Crotone, fanalino di coda della Serie A con due pareggi e ancora nessuna vittoria. I primi 45 minuti sarebbero una pagina bianca se nel recupero (46’) non arrivasse il diagonale mancino di Pereira messo in angolo dal portiere granata Sirigu, unico tiro nello specchio di una partita assolutamente bloccata. Leggermente meglio i calabresi in quanto a convinzione.

Nella ripresa il copione della gara si scosta di poco da quello del primo tempo, con il match dell’Olimpico che si accende solo nel finale, con i padroni di casa che provano a scuotersi. All’83’ i granata colpiscono un palo abbastanza casualmente, con un cross di Gojak deviato da Luperto che si stampa sul legno, in pieno recupero ci prova anche Bonazzoli, servito da Belotti, che mette fuori di un nulla alla sinistra di Cordaz (91’).

Bologna – Napoli 0-1
Colpo al Dall’Ara firmato Osimhen: il Napoli (senza abbagliare) supera il Bologna 0-1 e raggiunge la Roma al terzo posto (14 punti). Si scuotono tardi i rossoblù (pericolosi solo nel finale), che restano fermi a quota 6 con due successi e cinque sconfitte.

Primo tempo comandato dagli ospiti, che segnano una rete ma avrebbero potuto farne almeno un’altra. Dopo un cross di Lozano e una sponda di Mertens, esce di poco il tentativo di Insigne toccato da Dominguez (16’). Ci prova poi Mertens a giro: pallone non lontano dallo specchio (19’). Al 23’ i partenopei timbrano: Lozano scappa sulla fascia destra, cross col contagiri per il solissimo Osimhen che di testa non ha problemi a battere Skorupski.
Al 32’ e al 44’ altre due conclusioni a giro del belga Mertens e di Lorenzo Insigne, ma la precisione non c’è.
Felsinei impalpabili in zona offensiva.

Ripresa. Su azione d’angolo, annullato col Var dall’arbitro Pasqua il raddoppio di Koulibaly per un precedente fallo di mano di Osimhen (50’), sfiora l’incrocio al 63’ la punizione di Insigne. Il primo tiro del Bologna arriva ad un quarto d’ora dal termine con Barrow: Ospina blocca facilmente a terra. All’86’ brividi veri per il Napoli, con una tripla palla-gol per i padroni di casa, vicinissimi al pari: Ospina dice no ad Orsolini, Manolas mura il tentativo di Palacio, Svanberg dal limite spedisce di un soffio a lato. Altra chance rossoblù nel recupero con Rodrigo Palacio (91’), ma il mancino del ‘Trenza’ non sorprende il numero uno degli azzurri, che vincono ma non convincono.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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