Grande protagonista delle partite del pomeriggio domenicale della 26.ma giornata di campionato, settima di ritorno, è ancora una volta l’attaccante Fabio Quagliarella, da Castellammare di Stabia, classe 1983. Con la doppietta del ‘Mazza’ ai danni della Spal, il ‘Quaglia’ si issa a quota 19 in classifica marcatori, eguagliando il suo record. I blucerchiati salgono a 39 punti.

La vittoria dell’Udinese sul Bologna e il pareggio tra Genoa (30 punti) e Frosinone hanno riflessi sulla lotta salvezza. I friulani salgono a 25 punti, mentre la Spal resta inchiodata a 23, con il Bologna terz’ultimo a 18 e il Frosinone penultimo a 17.

Spal-Sampdoria 1-2 – Il tempo di iniziare e gli estensi, in appena undici minuti, incassano un terrificante uno-due. È l’intramontabile Quagliarella a fare pentole e coperchi: firma in girata acrobatica il vantaggio doriano su cross di Bereszynski (4’), raddoppia con uno stacco imperioso (sovrastando nettamente Fares) su traversone di Linetty. Numeri ‘clamorosi’ per il 36enne attaccante napoletano che eguaglia, con 19 reti, il suo record personale. Lo show del blucerchiato potrebbe proseguire al 24’ ma il palo, dopo un gran sinistro dalla distanza, gli nega una fantastica tripletta (il guardalinee segnala in ritardo un fuorigioco che non c’è, in caso di gol sarebbe stato sicuramente corretto dal Var). Riordinate a fatica le idee, i padroni di casa provano a costruire qualcosa e si rendono minacciosi con Valoti, Petagna e Fares. Ma gli special del ‘Quaglia’ sono sempre accesi: conclusione ravvicinata col mancino, Viviano si salva in corner (34’). Il portiere della Spal, un ex, mette un’altra pezza al 52’ sull’ennesimo tentativo della punta doriana, spauracchio costante in tutte le azioni. Fiammata Spal al 60’: punizione Kurtić, colpo di testa vincente di Floccari ma l’1-2 viene annullato dall’arbitro Pasqua dopo un controllo Var interminabile (fuorigioco attivo di Petagna, decisione veramente al limite) fra l’incredulità dei giocatori di casa e del pubblico del ‘Mazza’ che inizia per protesta, soprattutto nelle curve, ad abbandonare lo stadio. La partita s’innervosisce e cominciano a piovere cartellini gialli. Al 78’ ci prova Praet da fuori (Viviano attento), all’88’ botta Jankto alta non di molto. Al quarto dei sette minuti di recupero, la Spal accorcia con la punizione di Kurtić: troppo tardi. Resta il rosso diretto a Cionek al 96’ per fallo da ultimo uomo su Defrel. La Samp continua a sognare l’Europa, la squadra di Semplici, seppur battuta, resta a +5 sul Bologna terz’ultimo.

Genoa-Frosinone 0-0 – Prandelli ridà una maglia da titolare a Lazović, facendo accomodare Rolon in panchina; Kouamé e Sanabria sono la coppia d’attacco. Baroni con Paganini e Molinaro sulle corsie esterne, Pinamonti titolare (dal 73’ Ciofani) nel reparto offensivo con Ciano. Ritmi blandi in avvio. Il primo tiro in porta lo firma Bessa al 13’, Sportiello para senza difficoltà. Risponde Pinamonti al 15’, la mira non è precisa. Al 28’ una punizione di Sanabria sfiora il palo della porta ciociara. Al 34, il centrocampista gialloblù Cassata colleziona il secondo cartellino giallo e lascia i suoi in dieci. Il Genoa non riesce a trovare varchi, perché il Frosinone – nonostante l’inferiorità numerica – si difende con ordine. Fino al 20’ della ripresa Sportiello non corre veri pericoli. Al 68’ un tiro di Lazović viene deviato provvidenzialmente in corner da Capuano. All’85’ Lerager ci prova da fuori, a lato di un soffio con Sportiello immobile.

Udinese-Bologna 2-1 – Nicola con la difesa a tre e il tandem Okaka-Pussetto in attacco. Mihajlović con Palacio, Soriano e Orsolini a sostegno dell’unica punta Santander. Sussulto al 12’ quando Santander impegna Musso in una respinta sulla quale si avventa Mbaye che coglie il palo. Al 23’, Poli commette fallo su Pussetto in area rossoblù, per Massa è rigore che De Paul trasforma spiazzando Skorupski (25’). Al 32’ sussulto Bologna con una punizione di Orsolini che impensierisce Musso, poi Ekong si oppone a Poli e Santander. Al 39’ gli sforzi della squadra di Mihajlović sono premiati: zampata vincente di Palacio su assist di Orsolini. Nella ripresa, Udinese pericolosa in avvio con Pussetto, grande risposta di Skorupski (52’). Al 60’ chance felsinea sui piedi di Soriano dopo corta respinta di Nuytinck, mira imprecisa. Al 63’, Danilo salva il Bologna su conclusione di De Paul. Al 72’ è Ekong ad opporsi a una girata di Santander. Al 79’ il gol che vale 3 punti preziosissimi per i friulani: Larsen centra, Pussetto di testa buca Skorupski. A nulla vale l’assalto finale del Bologna.

Atalanta – Fiorentina 3-1 – Con l’Atalanta non ci si annoia mai. E neppure con la Fiorentina. Due squadre che giocano un calcio offensivo su buoni ritmi. Dopo il 3-3 dell’andata di Coppa Italia mercoledì, nella partita domenicale delle ore 18 della 26ma giornata di campionato, settima di ritorno, esce un 3-1 per i nerazzurri all’‘Atleti Azzurri d’Italia’ di Bergamo. Gli orobici tengono il passo di Torino e Lazio e salgono a 41 punti che valgono il sesto posto, mantenendo inalterate le ambizioni di un posto in Europa League. Ridimensionate, proprio in chiave europea, le chance dei viola che restano inchiodati a 36 punti. Il tempo di prendere le misure e la Fiorentina passa al 3’: la difesa dell’Atalanta perde palla da fallo laterale (il retropassaggio sbagliato è di De Roon) sul proprio fianco destro, Muriel entra in area e con un diagonale di sinistro trafigge Gollini.

Al 12’ solo un piede del portiere nerazzurro nega il raddoppio a Chiesa, questa volta dal fronte sinistro della difesa atalantina. Un minuto dopo, l’emozionante ricordo del capitano viola Astori, scomparso un anno fa. Comincia a esserci lavoro per Lafont chiamato due volte in causa da Gomez: al 19’ con un tiro da fuori che costringe il portiere viola al gran volo, un minuto dopo con un botta da posizione defilata respinta coi pugni. Lafont resta poi a terra dopo un’entrata di Zapata su corner, poi il portiere si riprende. Il duello si ripropone con maggior lealtà al 25’, Lafont rimedia di piede. A ruota, il portiere viola si esibisce poi in un gran riflesso su piatto al volo di Iličić.

È il preludio al gol dello sloveno, che al 28’ pareggia con un destro (non il suo piede) deviato da Veretout. La partita esplode. Immediata chance per un nuovo vantaggio viola su sfondamento di Simeone a sinistra, palla sulla destra per Laurini su cui Gollini respinge alla grande. Il gol però lo segna l’Atalanta con il Papu che parte dalla sua metà campo, approfitta di una finta di Zapata e batte Lafont con un destro dal limite (34’). Prima dell’intervallo, Lafont deve mettere le mani aperte su una bella girata di Mancini, poi deve volare su un destro a girare di Gomez. Nel recupero di primo tempo, Gollini in uscita bassa strappa il pallone dai piedi di Simeone.
Al 49’ Masiello lascia il campo a Palomino. Su punizione di Iličić dal limite al 58’ Lafont mette in angolo, sul corner Zapata per poco non insacca sul secondo palo su testa di Djimsiti. La Fiorentina sembra sulle gambe. Dalla sinistra Gomez centra di esterno, Zapata di nuovo non ci arriva. L’azione non muore e sul cross da destra di Castagne, Gosens insacca di testa (59’). Pioli richiama Laurini e Pezzella per inserire Dabo e Vitor Hugo al 65’. Un minuto dopo Chiesa libera il destro dal limite e stampa il pallone sulla traversa. Al 73’ Gasperini richiama Zapata per Pašalić. Un minuto dopo, Gomez su palla rubata arriva in area viola a sinistra e in diagonale manda fuori da posizione favorevole.
Dalla quale all’81’ sbaglia anche Freuler. All’85’ Pioli inserisce Pjaca per Ceccherini. Ultimo cambio anche per Gasperini all’88’, con Hateboer per Freuler. Nel recupero, Dabo di testa sfiora il gol su azione d’angolo.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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