Alla Sardegna Arena, il Sassuolo… si ferma da solo: comanda i primi 45’, passa subito in vantaggio con il 18° centro stagionale di Ciccio Caputo, resta con l’uomo in più ad inizio ripresa, ma appena abbassa la guardia incassa il pari del Cagliari, fino a quel momento etereo. Finisce 1-1. Sogno Europa League adesso più lontano per la squadra di De Zerbi (comunque grande protagonista dopo il lockdown), mini-reazione dei rossoblù di Zenga (ormai senza più obiettivi di classifica) dopo la scoppola in casa Samp.
Netto predominio degli ospiti nel primo tempo, che giocano praticamente sempre nelle metà campo avversaria ma concretizzano una sola volta, al minuto 12: sugli sviluppi di un angolo, tocco del rossoblù Faragò sul primo palo e sul secondo c’è appostato Caputo che non ha problemi ad insaccare di testa.
Padroni di casa troppo attendisti e non pervenuti in zona offensiva.
L’inizio ripresa porta altre brutte notizie per il Cagliari, che al 48’ resta in inferiorità numerica per l’espulsione di Carboni (secondo giallo per fallo su Djuricic). Ma siccome il calcio è strano, alla prima vera azione corale (nonché alla prima occasione del match) arriva il pareggio: Joao Pedro recupera palla a centrocampo e serve Rog sulla corsia di sinistra, assist del croato ancora per il brasiliano che timbra di piatto (63’). Diciottesima rete stagionale per l’attaccante rossoblù, proprio come Caputo.
Sardi più vivi dopo il pareggio, ma i ritmi non aumentano (squadre visibilmente stanche) e la gara, dopo la girandola di cambi, regala l’ultima emozione solo nel recupero (94’): la conclusione del neroverde Ghion, deviata, per poco non beffa Cragno. Sipario.
Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Enrico Locci