Non basta all’Udinese un buon primo tempo: al Dall’Ara, nel lunch match della settima giornata, il Bologna di Pippo Inzaghi rimonta, vince 2-1 e respira in classifica dopo una partenza difficile. Subito Var (15’) per un contatto sospetto tra Ekong e Svanberg: per Manganiello, tra le proteste rossoblù, non è rigore.
I friulani però giocano meglio e producono di più: pericolosi De Paul e Lasagna (diagonale), al 32’, su lancio da centrocampo dello stesso De Paul, l’argentino Pussetto firma il vantaggio degli ospiti bruciando in area, dopo un controllo di testa, sia Krejci un po’ molle che De Maio. Il finale di tempo è però dei felsinei, che tornano a galla con lo stesso uomo che sette giorni fa aveva castigato la Roma: il paraguaiano Santander, che pochi minuti prima si era visto ribattere un tiro sulla linea da Stryger-Larsen, al 42’ trova il pareggio con una saetta dal limite che finisce proprio sotto la traversa, imparabile per Scuffet.

Gara piacevole fino al riposo della prima frazione. In avvio ripresa ci prova due svolte Svanberg: entrambe le conclusioni dello svedese sfilano a lato non di molto. Emiliani ora più intraprendenti, cala vistosamente l’Udinese (zero occasioni, manovra non più fluida) e all’82’ si materializza il sorpasso felsineo con il neo entrato Orsolini che batte Scuffet col mancino. Santander (86’) e lo stesso Orsolini (palo al 91’) sfiorano addirittura il tris. Per Pippo Inzaghi, vengono incamerati tre punti pesanti nella corsa salvezza.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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