Il giornalista Mario Sconcerti
Sono giorni di lutto per il mondo del calcio; dopo Sinisa Mihajlovic, è mancato Mario Sconcerti, grande penna del pallone, una delle firme più prestigiose del giornalismo nazionale.
Settantaquattro anni, fiorentino, Sconcerti aveva commentato per il Corriere i mondiali sino a qualche giorno fa, quando era stato ricoverato in ospedale per controlli, che però non facevano certo presagire la sua scomparsa.
Penna autorevole, commentatore televisivo, Sconcerti era stato anche dirigente di quella Fiorentina che era il suo amore calcistico, pur se non risparmiava critiche e commenti non sempre positivi.Profondo conoscitore del mondo del pallone, Sconcerti era uno di quei cantori che spesso dividono, perché abituato ad esprimere i propri pensieri senza mezze misure, scendere a compromessi con la verità.
Quello che è certo è che, come per Mihajlovic, anche quella di Sconcerti è una perdita che lascia il segno ed un vuoto impossibile da colmare.
Difficile trovare nel calcio chi ama la verità al posto del compromesso, chi può anche sbagliare, ma perché nessuno è infallibile e Mario come Sinisa ben lo sapevano, ma di certo non hanno mai scelto la strada della piaggeria, del fare i lacchè.
Buon viaggio Mario e buona scrittura lassù, tra le nuvole.
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Imagoeconomica
Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani

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