Il bilancio ancora provvisorio e non ufficiale degli scontri avvenuti a Ben Guardane, località tunisina a pochi chilometri dal confine con la Libia, parla di almeno 26 morti.

Il premier tunisino Habib Essid ha convocato una riunione di emergenza con i ministri dell’Interno e della Difesa dopo l’attacco jihadista. Intanto nella zona è caccia ai terroristi eventualmente fuggiti. Diverse unità militari anti-terrorismo sono state dispiegate nella zona e hanno perquisito casa per casa la città di Ben Guerdane e la zona limitrofa alla frontiera con la Libia.

Il ministero della Difesa ha reso noto che sarebbero state arrestate sei persone e 13 uomini armati sarebbero stati uccisi; viene inoltre confermata la morte di sei uomini delle forze di sicurezza tunisine, come riportato il sito di notizie TunisieNumerique.

La radio tunisina Shems Fm ha riferito anche della morte di almeno sette civili e del ferimento di altri tre. Fonti mediche citate dall’emittente precisano che tra le vittime civili ci sarebbe anche una bambina di appena 12 anni.

Secondo fonti della sicurezza, alcuni jihadisti sono riusciti a impossessarsi di un’ambulanza e a fuggire verso la vicina isola di Djerba, dove gli accessi sono stati chiusi, proprio come i varchi che portano verso le regioni del deserto meridionale tunisino.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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