Si rafforza la collaborazione tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e Lega di Serie B sul fronte del contrasto alle scommesse sportive illecite nel mondo del calcio, con un nuovo progetto che si aggiunge a quelli già portati avanti negli ultimi anni, nel rispetto delle esigenze di sicurezza imposte dall’emergenza Covid.

L’Unità informativa scommesse sportive della direzione centrale della Polizia Criminale e la Lega Serie B ha previsto l’utilizzo della piattaforma telematica per una serie di lezioni formative e informative sul rischio match fixing (partite truccate), aperte ai club della Serie BKT. L’obiettivo è di far crescere la consapevolezza sul fenomeno illecito delle partite truccate e delle scommesse illegali che non vanno solo ad alterare i risultati delle competizioni, ma a minare profondamente l’integrità dei valori sportivi e la fiducia nello sport delle giovani generazioni.

Il gruppo investigativo scommesse sportive, composto dagli specialisti della polizia di Stato, Arma dei carabinieri e Guardia di finanza, guidato dal direttore del servizio analisi criminale, fornirà supporto al progetto. Così facendo il rapporto costante con le istituzioni sportive permetterà di intercettare sul nascere i segnali negativi soprattutto tra i giovani, rispetto ai quali è più marcato il rischio di devianza in questo periodo di emergenza sanitaria. D’altra parte la Lega di Serie B prosegue l’impegno per rafforzare i presidi per la prevenzione di situazioni illecite e creare i presupposti affinché l’esito del Campionato sia determinato esclusivamente dalle capacità sportive dei club.

Per quanto riguarda la partita Lazio contro Torino si dovrà giocare in campo, così come già avvenuto per il recupero tra Juventus e Napoli. Onde per cui niente 3-0 a tavolino per il club biancoceleste, come il patron Lotito avrebbe voluto ottenere dalla Corte Suprema d’Appello, dopo che il giudice sportivo aveva deciso per il no. Fin qui niente di nuovo, ma leggendo le motivazioni della Figc sulla partita non rinviata e non giocata, si entra in un terreno notevolmente scivoloso.

Per i giudici i granata non potevano muoversi da Torino perché così prevede un atto amministrativo dell’autorità statale che prevale – su altri eventuali provvedimenti – rispetto alle norme della Federazione. Per i giudici il Torino si è comunque mosso con “furbizia” per ottenere profitto dal rinvio della partita che si sarebbe potuta giocare vista l’ampia rosa dei granata. Numeri del parco giocatori che, vista l’attuale situazione sanitaria, valgono per tutte le società della massima serie. Per il Torino Football Club si è assistito alla più grave emergenza epidemica della storia moderna… così com’è stato ampiamente illustrato nella sentenza d’appello. Ieri la Juve, oggi la Lazio, domani chissà. 

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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