Il presidente di Federfarma Marco Cossolo : “Sono diverse le problematiche che si accavallano. Le farmacie si sono subito attivate per rispondere all’emergenza”.

C’è preoccupazione nelle farmacie per la carenza di medicinali che si sta registrando in tutto il territorio nazionale. Mancherebbero all’appello oltre 3mila medicine, in base agli ultimi dati forniti dall’Agenzia Italiana del Farmaco. Si parla di vere e proprie carenze ma anche di indisponibilità. Un problema non da poco se si pensa che siamo alle porte della nuova stagione influenzale.

Le tipologie di farmaci

“Le categorie a rischio sono variegate, paracetamolo, antidepressivi, antibiotici. L’attenzione è alta per la carenza di ibuprofene, soprattutto di quello da 600 e da 800 e problemi di approvvigionamento per la versione in sciroppo” spiega Marco Cossolo, presidente nazionale di Federfama. “Nella gran parte dei casi, si può comunque acquistare un generico”, precisa.

Le cause

“Sono diverse le problematiche che si accavallano” aggiunge Cossolo. “Innanzitutto, per alcune categorie di medicinali, c’è stato un iper utilizzo soprattutto nella prima fase del trattamento del Covid 19, come per il paracetamolo. La crisi internazionale inoltre ha determinato altre difficoltà come la mancanza delle materie prime necessarie per produrre flaconi e tappi (alluminio, vetro, plastica per il confezionamento dei medicinali) ma anche la mancanza e il prezzo del carburante, necessario per il trasporto e il rifornimento, in molti casi ha determinato uno slittamento delle consegne. Un altro aspetto è il disallineamento del prezzo dei farmaci in Italia rispetto agli altri Paesi (il nostro Sistema Sanitario Nazionale ci consente di acquistare i medicinali ad un prezzo più basso rispetto agli altri Paesi) che potrebbe aver determinato problemi di approvvigionamento”.

Carenza e indisponibilità di un farmaco

La “carenza” di un medicinale, intesa come difficoltà o impossibilità per il paziente nel suo reperimento, è un fenomeno che può avere carattere temporaneo o permanente e può essere determinato da diverse problematiche, ad esempio l’irreperibilità del principio attivo, problematiche legate alla produzione, provvedimenti di carattere regolatorio, imprevisto incremento delle richieste di un determinato medicinale, o emergenze sanitarie.
Per “indisponibile” si intende un medicinale per il quale la difficoltà di reperimento non sia correlata a problematiche produttive, ma a disfunzioni della filiera distributiva.
Le indisponibilità, al contrario delle carenze, generalmente non si manifestano in maniera uniforme sul territorio nazionale. In questi casi pertanto il medicinale non risulta disponibile presso alcuni depositi regionali e/o farmacie.

L’Aifa monitora costantemente, attraverso apposite procedure, la temporanea irreperibilità sul mercato nazionale di medicinali, in particolare di quelli indispensabili per la cura di determinate patologie.

La risposta delle farmacie

“Le farmacie si sono subito attivate e hanno risposto prontamente per sopperire alla mancanza dei medicinali” spiega il presidente nazionale di Federfarma “hanno contribuito con le preparazioni galeniche, come nel caso dell’ibuprofene per uso pediatrico, allestito dal farmacista e acquistato dai cittadini senza la necessità di ricetta medica. La galenica si conferma un’attività fondamentale del farmacista per non far mancare ai pazienti i medicinali di cui hanno bisogno.

Questa iniziativa, sottolinea ancora una volta il ruolo centrale della farmacia come presidio sanitario e nella preparazione del farmaco per vicariare le mancanze, analogamente a quanto abbiamo fatto con il gel disinfettante durante la prima fase della pandemia”.

A cura di Televideo – Foto ImagoEconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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