Non è passato nemmeno un giorno dalla pubblicazione dell’editoriale del nostro direttore che metteva in risalto come tema del momento, causa pandemia, la “Psicosi affettiva” che si nasconde negli affetti familiari o quanto meno dentro le mura domestiche. Oggi un uomo di 38 anni a ucciso la moglie, la suocera di 64 anni e due figli di 5 e 2 anni, probabilmente con un coltello, e poi si è tolto la vita. Il fatto è accaduto a Sassuolo fra le 15 e le 16. La dinamica esatta dell’accaduto è ancora al vaglio degli investigatori. Sul posto la polizia coadiuvata dagli agenti della Scientifica.

L’unica ipotesi alla quale stanno lavorando gli agenti della squadra mobile è quella dell’omicidio/suicidio. Sul luogo del delitto sono intervenuti anche carabinieri e la polizia locale, che hanno transennato l’intera strada, non troppo distante dal centro di Sassuolo. L’uomo ritrovato riverso è ritenuto l’omicida della convivente, dei loro due figli e della madre di lei, lavorava in un supermercato della città e, secondo le prime risultanze investigative, sarebbe di origine tunisina. La madre dei suoi figli, italiana, era impegnata invece in lavori di pulizia. La donna uccisa, insieme alla madre e ai due figli dal compagno che poi si è ucciso a Sassuolo, aveva anche un’altra figlia, più grande, avuta da una precedente relazione che, al momento della strage, si trovava a scuola.

La scoperta è stata fatta, infatti, proprio in seguito al fatto che il personale scolastico si è allarmato perché nessuno è andato a prenderla all’uscita da scuola, nel pomeriggio. Sono partite le telefonate, tutte ovviamente senza esito che hanno ulteriormente creato preoccupazione. Di lì a poco, la scoperta dei cinque cadaveri nell’appartamento. Stando ad alcune testimonianze raccolte, l’uomo e la compagna si erano lasciati da circa un mese.
Una situazione che aveva provocato tensione, tanto che la donna e i suoi figli erano andati a vivere con la madre.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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