La Sardegna resta zona rossa, unica regione in Italia da lunedì 24 aprile, con regole e misure restrittive -su spostamenti, scuola, ristoranti, bar- per arginare la diffusione del coronavirus.

Dal 7 aprile, la scuola è aperta fino alla prima media anche in zona rossa. E’ la regola prevista dal penultimo decreto varato dal governo. Il provvedimento determina che dal 7 al 30 aprile 2021 sia assicurato “inderogabilmente, sull’intero territorio nazionale, lo svolgimento in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia, nonché dell’attività didattica del primo ciclo di istruzione e del primo anno della scuola secondaria di primo grado. Per i successivi gradi di istruzione è confermato lo svolgimento delle attività in presenza dal 50% al 75% della popolazione studentesca in zona arancione mentre in zona rossa le relative attività si svolgono a distanza, garantendo comunque la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”. Il quadro può cambiare a livello locale per provvedimenti più restrittivi ad hoc.

Coprifuoco sempre in vigore tra le 22 e le 5. Nelle altre ore della giornata, sono ammessi spostamenti per motivi di lavoro, di salute o per emergenze. Dopo l’eccezione a Pasqua, non sono consentite visite private in abitazioni diverse dalla propria.

Sono sospese le attività di servizi di ristorazione all’interno dei locali (tra cui pub, bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie). Fino alle 22 è consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Nessuna restrizione per la ristorazione con consegna a domicilio. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici ATECO 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) l’asporto è consentito fino alle ore 18.

Chiudono in zona rossa barbieri, parrucchieri e estetisti. Nei giorni festivi e prefestivi, nei centri commerciali restano aperti farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

Restano chiuse palestre e piscine. In zona rossa sono sospese l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso. Vietato lo svolgimento degli sport di contatto.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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