La sanita’ pubblica cambia volto: dopo più di dieci anni di attesa sono finalmente stati aggiornati gli standard della salute che lo Stato deve garantire ai cittadini.

I Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), ovvero l’insieme di tutte quelle terapie che il servizio sanitario nazionale è tenuto ad assicurare ai propri cittadini, fornendo prestazioni gratuitamente in tutte le regioni, vengono aggiornati ed arrichiti con nuove voci.

Come ha annunciato via Twitter il portavoce Filippo Sensi, il decreto riporta la firma del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

Vediamo ora quali sono queste novità. Per prima cosa vi è stata una vera e propria “ridefinizione” delle malattie rare e di quelle croniche e invalidanti. Altro punto fondamentale riguarda il nuovo nomenclatore della specialistica ambulatoriale, che aveva visto l’ultimo aggiornamento nel lontano 1996: ora, sono presenti anche tutte le prestazioni di procreazione medicalmente assistita, sia omologa che eterologa.

Poi, si è provveduto ad inserire la consulenza genetica, oltre all’introduzione di nuove terapie innovative: l’adroterapia, ovvero una radioterapia oncologica utilizzata per la cura del tumore al cervello; l’enteroscopia, vale a dire la possibilità di effettuare una gastroscopia ingerendo una pillola contenente una microcamera.

Per quanto concerne invece la revisione dell’elenco delle malattie rare, verranno inserite 110 nuove malattie, ad esempio la sarcoidosi, la sclerosi sistemica progressiva e la miastenia grave. Nel nostro Paese, i malati affetti da queste patologie sono tra i 450mila e i 600mila, e con i nuovi Lea saranno coperte dal sistema sanitario nazionale 300mila persone che oggi ne sono prive.

Per quanto concerne i vaccini, entrano nei Lea l’anti-papillomavirus e l’anti-pneumococco.

Una revisione davvero estesa: dopo 15 anni, era davvero ora.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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