Samuel Barber, un compositore del Novecento.

La musica contemporanea quella del Novecento a portato ad avere notevoli compositori, tra questi il musicista compositore americano Samuel Barber (1910 – 1981).
Inoltre in questo secolo, si sono susseguiti varie arti culturali, che hanno dato lustro al secolo.
Contemporaneo, il Novecento.

Le varie tendenze non si sono solo concentrate nella musica, ma anche in altre parti, dalla pittura, alla fotografia con le varie tecniche che si sono susseguite nel secolo scorso.
Solo tra la fine dell’Ottocento e nella prima parte del Ventennio del Novecento, un gruppo di pittori francesi fondò lo stile impressionista, per poi ricordare anche la scuola italiana dei Macchiaioli, nata da pittori toscani, che poi ebbero la scuola degli Impressionisti.

Solo in questo lasso di tempo vi sono state molte tendenze, molte espressioni che indubbiamente hanno influenzato tutto il Novecento, il secolo contemporaneo.
Si parte con Marinetti (1876-1944) amante della velocità fu ripescato in un fossato fuori Milano in seguito a un banale incidente per evitare due ciclisti. Era uscito di strada con la sua automobile, Isotta Frascihini.

L’evisodio venne trasfigurato nel Manifesto Futurismo composto nello stesso anno. A fine gennaio del 1909 Marinetti manda il manifesto ai principali giornali italiani. La Gazzetta dell’Emilia di Bologna lo pubblica il 5 febbraio. Il 20 febbraio il Manifesto venne pubblicato sulla prima pagina del più prestigioso quotidiano francese, Le Figarò (pare che Marinetti sia riuscito a farlo pubblicare grazie all’interessamento di un vecchio amico egiziano del padre, azionista del giornale), conferendo al progetto marinettiano una risonanza europea. Fondò questa corrente, non solo nella pittura con le prime espressioni pittoriche e i primi artisti che seguirono l’idea futurista, ma andò anche ad inglobare altre arti, come la letteratura e la poesia, un noto scrittore italiano che divenne futurista fu Aldo Palazzeschi.

Il futurismo così prese piede e si aggiungono altre espressioni, quella della tecnologia, le macchine, l’industria, Marinetti aveva visto giusto, il progresso che si allargherà con nutrite produzioni di elettrodomestici, televisori, frigoriferi, lavatrici, e altri prodotti per la casa e industriali.

Anche nel campo discografico le cose cambiano, cambia il modo e il rapporto di ascoltare musica, dal sessantotto giri prodotto in bacalite degli anni Venti con una sonorità mono, fino ad arrivare a studiare nuove tecnologie e il metodo di ascoltare la musica, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, nasce un supporto fotografico, questa rivoluzione porterà alla realizzazione dei primi impianti stereofonici, che prendono il posto del suono in mono.

Questo supporto si chiama vinile è un materiale che deriva dal petrolio di questi si possono produrre 10 mila copie fonografiche, il celebre 33 giri registrato in stereo, con il metodo analogico. In questo periodo negli anni Cinquanta del Novecento, nasce una nuova tecnologia, la stereofonia.

Da questo momento vi sarà una rivoluzione nell’ascolto, si produrranno apparecchi tecnologicamente avanzati, con l’ascolto in stereofonia nasce così l’alta Fedeltà.
Anche in questo secolo la musica continuerà, ad arricchire le giornate a rilassare gli appassionati di musica, dai vari generi, Musica Jazz, Musica Leggera, Latino Americana e naturalmente la Musica Classica.

In repertorio è vasto dall’avvento del supporto in 33 giri, vi sarà da parte delle major discografiche una vasta produzione e ristampe di compositori classici, tra Seicento, Settecento, Ottocento e Novecento.
Ed è proprio un compositore nato nel a West Chester New York, Stati Uniti d’America, nel 1910 e morto a New York nel 1981 Samuel Barber.

Comincia comporre già all’età di sette anni a dieci tentò di scrivere un’opera.
Nel 1924, all’età di 14 anni, fu ammesso al Curtis Institute of Music di Filadelfia, che era stato fondato proprio quell’anno.
Oltre ai corsi di composizione (con Rosario Scalero) e pianoforte frequentò anche i corsi di canto e di direzione d’orchestra con (Fritz Reiner).

Dopo il diploma, nel 1934, si dedicò completamente alla composizione. Comincia a farsi conoscere con l’ouverture the School for Scandal del 1933, basata sull’omonima commedianti Richard Sheridan e con Music for a Scene from Shelley del 1935, ispirata da Prometheus Unbound del poeta Percy Bysshe Shelley. Nel 1936 compose il suo Quartetto per Archi in Si minore e, seguendo il consiglio di Arturo Toscanini, trasferisse il secondo movimento per orchestra d’archi, dandogli il nome di Adagio per Archi.
Nel 1938 il brano fu eseguito dalla NBC Symphony Orchestra diretta da Arturo Toscanini e questo diede a Barber grande popolarità.

In seguito il brano divenne un Agnus Dei per coro misto.
L’Adagio per Archi e stato anche utilizzato nei film The Elephant Man di David Linch e Platoon di Oliver Stone.
Un’altra opera che consiglio agli appassionati di Musca Classica, e l’opera Piano Concerto op.38, eseguita dalla Rundfunk-Sinfonieorchester Saarbrucken diretta da Dennis Russell Davies piano Keith Jarrett.
Edizione ECM New Series 2015 ECM Records printed in Germany.

Barber intese evitare lo sperimentalismo di alcuni compositori americani della generazione, preferendo, fino a tarda età, armonie e forme relativamente tradizionali.
Gran parte della sua musica è caratterizzata da un senso della melodia quasi lussureggiante, ed è stata descritta spesso come neoromantica, sebbene alcuni dei suoi lavori tardi, come il Third Essay e Dance of Vengeance, mostrino un uso sapiente di effetti persuasivi, modernissimi ed effetti neo-stravinskiani.
Le sue arie, accompagnate dal pianoforte o dall’orchestra, sono manovrabili tra le più popolari del repertorio classico del XX secolo.

Di queste fanno parte un arrangiamento di Dover Beach di Metthew Arnold, originariamente scritto per quartetto d’archi e baritono, gli Hermit Songs su testi anonimi irlandesi (VII – XIII) e Knoxville: Summer of 1915, scritto per il soprano Eleonor Steber e basato su un testo autobiografico James Agee (la parte introduttiva del romanzo di questi (A Death in the Family).
Barber possedeva anche una buona voce da baritono e, per un po’, considerò l’idea di diventare un cantante professionista. Realizzo poche incisioni tra cui quella del suo stesso Dover Beach.

A cura di Alessandro Alessandro Poletti – Foto Story

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui