Matteo Salvini

“In alcuni comuni potremo essere dietro Fratelli d’Italia, in altri davanti, la competizione per me è solo con il centrosinistra, e dove il centrodestra è andato diviso ha sbagliato, e non entro nel dettaglio delle responsabilità”:  il segretario della Lega Matteo Salvini, in conferenza stampa in via Bellerio a Milano, commenta così i numeri che vedono arretrare la Lega a vantaggio del partito guidato da Giorgia Meloni.

“Lo sforzo della Lega di essere collante del centrodestra, anche sacrificandosi in prima persona, è la strada vincente” ha osservato il segretario sottolineando fra l’altro il “contributo” del partito a Palermo e Genova. E quel che è successo invece a Verona, dove il centrodestra si è spaccato: “A Verona se avesse corso unito la partita sarebbe già chiusa, ma con i se e i ma non si fa la storia” dice Salvini. Avere la certezza di Palermo e Genova vinte dal centrodestra con il contributo determinante della Lega ci fa dire che nell’equilibrio tra centrodestra e centrosinistra, almeno a questo primo turno, la bilancia propende per il centrodestra”, ha aggiunto.

Ma il tema dell’unità è un tema che guarda al futuro: “Alle prossime politiche il centrodestra vince solo unito. Chi pensa ad altri schemi non fa il conto con gli elettori”. E il conto non si fa, per ora, neppure sulla leadership:  “Il leader del centrodestra si sceglierà alle politiche, non alle comunali. Chi farà il presidente del Consiglio lo decidono gli italiani, io lavoro perché sia un centrodestra unito, poi è ovvio che chi prende un voto in più vince. A me interessa che il centrodestra vada avanti: un risultato eclatante della Lega in tanti comuni ma poi perdessimo… Non vai da nessuna parte”.

Poi su quanto accade all’ìnterno del partito, riunito in mattinata per il Consiglio federale, tensioni, malumori, critiche alla linea politica, assicura: “Da tutti quelli che sono intervenuti non c’è stata mezza polemica, su Russia o vaccini benzina o autonomia. Solo e soltanto proposte propositive”. Sull’assenza di Giancarlo Giorgetti alla riunione spiega: “Giorgetti era assente per motivi di salute familiari, su cui né io né alcun giornalista ritengo debba entrar nel merito. Spero che almeno quando si parla di salute, nessuno faccia ricostruzioni bizzarre, anche perché ci vediamo in settimana. Tutti gli altri hanno portato il loro contributo, da Zaia a Fontana, da Fedriga a Molinari, fino a Fugatti e Romeo”.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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