Matteo Salvini, durante il suo intervento alla festa leghista di Ponte di Legno, ha dichiarato senza troppi giri di parole: “Libera Chiesa in libero Stato. Il vescovo fa il vescovo e non rompe le palle ai sindaci e a chi amministra le città”.
Il riferimento poco elegante riguarda la polemica in corso con la Chiesa sul caldo tema dell’immigrazione. “È in atto un genocidio del popolo italiano – ha detto Salvini- e il premier Renzi è complice degli scafisti. Migranti e profughi stanno sostituendo gli italiani”.
Poi la clamorosa proposta: “A novembre blocchiamo l’Italia per tre giorni. Tre giorni, non tre mesi. Tre giorni di spallata, di blocco totale durante i quali fermiamo l’Italia per mandare a casa questo governo e farlo ripartire. Blocchiamo tutto, fermiamo tutto – ha proseguito Salvini – non consumiamo più un accidente, non compriamo più niente, non paghiamo più una lira”.