Strappo tra M5s e la Lega al tavolo a Palazzo Chigi sull’Autonomia. “Inutile sedersi a un tavolo che non funziona, con persone che il giorno prima chiudono accordi e poi cambiano idea e fanno l’opposto”, sottolineano fonti leghiste.

“Al vertice Autonomia la Lega ha proposto di inserire le gabbie salariali, ovvero alzare gli stipendi al Nord e abbassarli al Centro-Sud. Per il M5S è totalmente inaccettabile”, riferiscono fonti del M5s.

Ma, secondo il Carroccio, “invece di andare avanti si torna indietro”.

Si va avanti sull’autonomia, ma stando attenti a salvaguardare l’unità del Paese e la Costituzione, avrebbe detto il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, secondo quanto si apprende da chi era al tavolo di governo, per abbassare i toni tra Lega e M5s.

“Il tavolo sull’autonomia si è bloccato sulla regionalizzazione della scuola. Un bambino non sceglie in quale regione nascere: noi dobbiamo garantire l’unità della scuola così come l’unita nazionale”, ha commentato Luigi Di Maio in una diretta Fb.

“L’Autonomia è nel contratto di governo: se qualcuno ha cambiato idea basta che lo dica e non si vada allora ulteriormente avanti”, ha detto il ministro per gli Affari regionali Erika Stefani.

“Dovremo introdurre strumenti di salvaguardia solidaristici per evitare che l’Italia, come dire, si slabbri. Un progetto del genere sarebbe inaccettabile”, ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Ho posto alcuni paletti. Su quelli non si può transigere”. “Dobbiamo ipotizzare – aggiunge – che tutte le regioni contemporaneamente ce lo stiano chiedendo. Siamo già a 8 e non sono poche. Ma io devo poter pensare che domani mattina l’intesa con una regione possa essere fatta con tutte le altre. Io non posso trasferire tutte le competenze che vengono richieste. Se fosse così avremmo uno Stato centrale senza competenze”.

Fonte Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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