Le attività della casa automobilistica francese Renault in Russia sono da oggi di proprietà dello Stato russo: lo ha reso noto il ministero dell’Industria e del commercio di Mosca in un comunicato. L’annuncio segue il ritiro della Renault dalla Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina.    “Sono stati firmati accordi per il trasferimento di asset russi dal gruppo Renault alla Federazione Russa e al governo di Mosca“, ha affermato il ministero nella nota.

Il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, ha dichiarato di aver deciso di riprendere lo stabilimento Renault di Mosca e di riprendere la produzione di auto con lo storico marchio Moskvich, riporta l’agenzia Ria Novosti, dopo gli accordi raggiunti con il gruppo automobilistico francese. Sobyanin ha spiegato che l’impianto di Moskvich produrrà in futuro auto elettriche. “Il principale partner tecnologico della rinata fabbrica di automobili di Moskvich sarà Kamaz. In una prima fase sarà organizzata la produzione di auto classiche con motore a combustione interna e, a lungo termine, di auto elettriche”, ha scritto Sobyanin nel suo blog.

Renault, che in Occidente è il gruppo automobilistico più esposto sul mercato russo, ha annunciato di aver venduto la sua controllata russa e la sua quota di controllo in Avtovaz, produttrice della Lada,  mantenendo l’opzione di riacquisto delle sue azioni per sei anni.   “Il Cda della casa automobilistica ha approvato  all’unanimità la firma di accordi per la vendita del 100% delle azioni del Gruppo Renault in Renault Russia alla città di Mosca e della sua partecipazione del 67,69% in AVTOVAZ al NAMI (Istituto Centrale per la Ricerca e lo Sviluppo di Automobili e Motori)”, ha dichiarato in un comunicato, senza confermare alcun importo. “L’accordo prevede un’opzione di riacquisto da parte del Gruppo Renault della sua partecipazione in AVTOVAZ, esercitabile in determinati periodi nei prossimi sei anni”, ha aggiunto. La Avtovaz continuerà ad assemblare l’intera gamma delle auto Lada nei suoi stabilimenti e offrirà i servizi di manutenzione per le autovetture Renault in Russia.

“Oggi abbiamo preso una decisione difficile ma necessaria, e stiamo facendo una scelta responsabile per i nostri 45.000 dipendenti in Russia”, ha detto il Ceo Luca de Meo. La mossa ha preservato il gruppo, lasciando aperta la possibilità di ritornare nel Paese nel futuro, in un contesto differente, ha spiegato il manager. A marzo Renault aveva detto di voler sospendere le operazioni nel proprio stabilimento in Russia a causa della pressione crescente innescata dal conflitto in Ucraina. L’azienda, al 15% di proprietà dello Stato francese, ha confermato una svalutazione “non-cash” di quasi 2,2 miliardi di euro, per riflettere i potenziali costi di una sospensione delle attività in Russia. Oltre 400 aziende si sono ritirate dal Paese dopo l’invasione dell’Ucraina iniziata il 24 febbraio, lasciando indietro miliardi di dollari di asset.

A cura di Renato Lolli – Foto Epa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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