L’aggressore era arrivato un giorno prima dell’evento al quale doveva intervenire lo scrittore al Chautauqua Institution – ha detto il Procuratore distrettuale, Jason Schmidt – e si era presentato con un documento d’identità falso”.

L’aggressore di Salman Rushdie era arrivato un giorno prima dell’evento al quale doveva intervenire lo scrittore e si era presentato con un documento d’identità falso. Lo ha detto il Procuratore distrettuale della Contea, Jason Schmidt, spiegando perchè gli inquirenti ritengono che l’attacco sia stato “mirato e premeditato”.  Il Procuratore non lo ha precisato ma è probabile che il documento falso trovato addosso ad Hadi Matar sia la patente intestata ad un ‘martire’ degli hezbollah.

L’avvocato d’ufficio dell’aggressore, Nathaniel Barone, si è lamentato con il Procuratore che il cliente è stato lasciato ammanettato in una stazione di polizia per troppo tempo, prima di essere portato davanti a un giudice. “Ha diritto alla presunzione di innocenza”, ha detto il legale. Matar si è dichiarato non colpevole di tentato omicidio e aggressione in un tribunale di New York.  Il giudice ha stabilito l’arresto senza cauzione.

Il Procuratore ha spiegato che Salman Rushdie è “stato accoltellato tre volte sul lato destro della parte anteriore del collo, quattro volte allo stomaco, una all’occhio destro, una volta al petto e una sulla coscia destra. Si è trattato dunque di dieci coltellate in tutto”.

Migliorano intanto le condizioni dello scrittore. Secondo quanto riporta la Bbc è stato staccato dal respiratore e ora è di nuovo in grado di parlare. La notizia è stata confermata anche dall’agente di Rushdie, Andrew Wylie.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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