Una grande prova che però non basta all’ Italrugby contro i maestri neozelandesi. Nel primo test match della finestra di autunno, gli azzurri del ct Crowley si sono arresi allo Stadio Olimpico di Roma, di fronte a quasi 29mila spettatori, agli All Blacks, vincenti con il punteggio di 47-9 (21-6 all’intervallo). Garbisi a segno con tre punizioni per l’Italia, rimasta pero’ a secco di mete contro le sette realizzate dai “tuttineri”. Mezzora di resistenza, a tratti anche qualcosa in più, e già questa potrebbe essere la prima nota lieta della nuova Italia marcata Kieran Crowley.

Che all’esordio contro i leggendari All Blacks all’Olimpico tiene per 30 minuti ma alla fine è costretta ad arrendersi alla forza mostruosa dei numeri uno del rugby internazionale, che saranno avversari dell’Italia anche nel girone dei Mondiali di Francia 2023. Ben 38 punti di distanza che però non raccontano in pieno i passi avanti che le nuove leve dell’Italrugby hanno fatto per quanto dimostrato soprattutto nel primo tempo. Si ripartirà già dal prossimo impegno a Treviso contro l’Argentina, sabato 13, archiviando quanto poi accaduto nella seconda parte di match di Roma in cui salvo alcune perle di audacia è esplosa sotto i colpi dell’implacabile Dane Coles (man of the match), autore di due mete nella prima frazione e poi del treno di mete Reece-Aumua-Sotutu-Aumua che hanno fissato il punteggio sul definitivo 9-47.

“Loro sono saliti in cattedra – ha ammesso il capitano Lamaro – si sono resi conto che eravamo stanchi e hanno iniziato a calciare lungo in mezzo al campo. Tre mete sono arrivate così, dobbiamo imparare a conservare più energia perché un po’ di fisicità l’abbiamo persa nel finale di partita”.

Finisce con gli applausi di un Olimpico soddisfatto per aver visto finalmente un’Italia che non molla, anche se alla lunga gli azzurri sono calati in ogni reparto: “Ho visto un buono spirito – ha spiegato Crowley a fine match – noi 190 placcaggi,la Nuova Zelanda solo 78. Per me questa è una cosa molto buona. Se è importante il risultato? Sono molto interessato alla performance e, se ci sarà, il risultato sarà il prodotto finale”.

A cura di Patrizio Romanelli – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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