Dovrebbe arrivare domattina il via libera al decreto fiscale, collegato alla legge di Bilancio 2018, con l’approvazione in un Consiglio dei ministri si terrà in mattinata, probabilmente alle 11. Assente il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, a Washington per l’assemblea annuale del Fmi. Per l’ok alla legge di Bilancio invece bisognerà aspettare lunedì, anche se non è esclusa l’ipotesi di una riunione del Cdm domenica.

Il Draft budgetary plan infatti deve essere trasmesso all’Ue entro il 15 ottobre, che cade di domenica, facendo slittare la scadenza al giorno dopo. La legge di Bilancio deve invece arrivare alle Camere entro il 20: l’esame partirà dal Senato, dove la manovra dovrebbe arrivare in Aula dopo l’approvazione della legge elettorale. Il decreto fiscale è un tassello della manovra, verosimilmente l’ultima firmata dal ministro Padoan, e garantirà parte delle coperture per il prossimo anno. Qui dunque dovrebbe trovare posto la cosiddetta ‘rottamazione bis’ delle cartelle esattoriali, con cui si riapriranno le porte a chi non è rientrato nella prima tranche per questioni temporali, a chi ha saltato le rate dei vecchi piani di rateizzazione, o aveva commesso errori formali nella presentazione delle domande.

C’è poi l’ipotesi di una nuova apertura della definizione agevolata anche per le liti pendenti con il Fisco. Due interventi che potrebbero portare quasi due miliardi di euro nelle casse statali. E questi soldi andrebbero a finanziare misure per la crescita e i giovani, da tempo individuate come priorità dal Governo insieme all’inclusione sociale. Proprio sul versante giovani, il ministro dei beni culturali Dario Franceschini ha assicurato che l’esecutivo è al lavoro per confermare anche per il 2018 il bonus cultura da 500 euro per i neo18enni, una misura da 290 milioni di euro che si vorrebbe rendere stabile.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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