Finalmente è mercato! Quello che ci accompagnerà per tutta l’estate, mentre ci godremo i mondiali in tv sperando di aver già scelto per chi tifare visto che non ci siamo; ma poco male, in fin dei conti la Nazionale è ripartita da Mancini e Balotelli, è ripartita con una vittoria carica di entusiasmo contro la grande Arabia Saudita, facendo già vedere cose discrete, e siamo solo all’inizio!

Certo quando si affrontano impegni così probanti come quello che ha visto gli azzurri vincere la partita d’esordio del nuovo CT, bisogna per forza esultare, se poi c’è il figliol prodigo che nella nuova erasegna un gol, come minimo bisognerebbe festeggiare con i fuochi artificiali o sacrificare il bue grasso …. Se non fosse che l’Arabia Saudita andrà pure al Mondiale, ma davvero vale solo una rete di scarto? E con Balo, a che puntata siamo arrivati della telenovela di uno che “campione” non lo è mai stato e non lo sarà mai, neppure in campo?

Alla prima non c’è da pretendere, è vero, ma gli attori chi sono? Riuscirà Mancini a trasformare un cast complessivamente mediocre in una squadra in grado di farsi valere nelle prossime competizioni ufficiali? Il problema è che si può incensare, esaltare, usare iperboli, fin che si vuole, ma come dice il buon Gattuso, uno che nasce tondo non diventerà mai quadrato, e fuori dalle metafore e dalle parafrasi, in Italia ci sono davvero dei fuoriclasse del pallone? Russia 2018 ha dato in largo anticipo la risposta.
Un’ultima cosa relativamente alla Nazionale ed al ritorno di Balotelli: sarà solo un caso che Mario sia nuovamente in azzurro oggi che i “grandi vecchi” hanno salutato e detto basta? Magari sarò cattivo io, ma mi sembra tanto che a volte il calcio diventi identico alla politica, anzi, diventi politica, però magari sbaglio.

Torniamo a noi ed al mercato, che doveva iniziare dagli allenatori e dai movimenti delle cosiddette grandie, per ora, si è fermato al Napoli, con un cambio parso clamoroso, visto che ADL ha salutato l’allenatore del gioco stellare, colui che ha portato i partenopei ad un passo dallo Scudetto ed entusiasmato il San Paolo.

Anche qui però sorge un dubbio: la mossa del patron è stata da par suo, ovvero cinematografica! Ti stufi di aspettare che il signor Sarri decida il proprio futuro e chiami un grande come Ancelotti! Un colpo di teatro certamente e di grandissimo effetto, considerando che nessuno è sceso in piazza a favore dell’ex tecnico, un saluto, un grazie di cuore e …. Buona fortuna.

D’altra parte in tempi di curriculum tarocchi, quello di Ancelotti è scritto nella pietra e pieno di successi certificati, anche senza mettere di mezzo l’University of New York, ed il tifoso ragionerà pure di pancia, ma non è scemo, sapendo benissimo che con Carletto non saranno molti coloro che partiranno e molti di più coloro che avranno la voglia di vestire l’azzurro, consapevoli,anche, che in campo non ci andranno sempre e solo i soliti!

Quella in arrivo, potrebbe invece essere un’estate di grandi movimenti, relativamente ai calciatori, perché anche tra i “nomi” non tutti sono così inamovibili, a cominciare dal Pipita bianconero che, segna parecchio, ma non è mai decisivo negli appuntamenti che contano; la Juve ha speso un capitale per l’argentino, con obiettivo Champions, ma si è ritrovata con un pugno di mosche in mano e pare quindi disposta a privarsi del trentunenne bomber, specie se riuscisse a mettere le mani su Icardi o fare rientrare a Torino Alvaro Morata.

Di sicuro la Juve cambierà non poco; la permanenza di Allegri ha dato il via ad un rinnovamento anche necessario in casa bianconera ed i nomi nel mirino, o già acquisiti, magari non garantiscono vittorie europee immediate, ma per casa nostra bastano ed avanzano.
In casa di Madama sono abituati a ragionare senza guardare il cuore e non cambiano idea una volta che prendono una decisione; il caso Buffon è emblematico, in proposito: la scorsa estate è arrivato a Torino un portiere affidabile e giovane, deciso a rimanere una stagione quasi ai margini (anche se poi ha giocato parecchio e bene) ma poi pronto per fare il titolare.

Però nel frattempo Buffon ha cambiato sempre più le carte in tavola (non cerchiamo un ministro dello sport in Italia?), ma la Juve aveva fatto le proprie scelte ed ha mantenuto la linea tracciata e le decisioni prese, senza guardare il cuore ed i sentimenti, ma solo ed esclusivamente i prossimi obiettivi.
E gli altri? Nomi tanti, come al solito, chi più “esotico” e chi meno, e poco altro, pur se qualcosa si è già concretizzato ma, specie per chi arriva dall’estero, tutto da verificare sul campo e tenendo conto che alle idee ed alle voglie spesso fanno da contraltare le casse vuote o, come nel caso del Milan, spade di Damocle che ci vorrà tempo e “fortuna” per risolvere favorevolmente o il più indolore possibile.

Ovviamente qualcosa si muove ma c’è tempo per decidere, un po’ di vacanza fa bene a tutti e magari prima di pensare alla rosa è necessario decidere chi la guiderà, anche se a ben guardare, dal settimo/ottavo posto in giù Tizio, Caio o Sempronio cambiano di poco la sostanza ed a settembre qualcuno sarà già saltato o sarà in procinto di essere scalzato da una panchina ormai bollente.
Chiudiamo qui, per ora, aspettando con ansia di sapere dove si accaserà Donnarumma, se la Lazio riuscirà a non salutare Milinkovic-Savic ed Immobile, chi andrà via e chi arriverà all’Inter, e se l’Atalanta conserverà in organico i tanti “gioielli” messi in vetrina; l’elenco ovviamente continua e ce n’è per tutti, ma l’estate è lunga e con un po’ di pazienza ci occuperemo di tutti.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Iorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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