Premettiamo subito una cosa, a scanso di equivoci, cioè che oggi ad essere indagata a causa dei bilanci “allegri” è la Juventus, ma nessuno nel calcio italiano è esente o può scagliare la pietra del senza peccato!

Fatta questa premessa c’è una domanda a dominare la scena, ovvero come si stabilisce il valore di un calciatore? Domanda da cento miliardi? Sì se non si usano logica e buonsenso, magari anche il senno del poi …. perché a costo di essere monotono, torno al bilancio del Cesena 2014/15, con ragazzi ceduti a Vicenza, Chievo (e nel frattempo sono fallite tutte e tre le Società ….) ed altre valutati sino a 2 milioni di euro e che, quando va bene, oggi calpestano i prati della Serie D …. giusto per tornare ad usare il buon senso nelle valutazioni.

Il Presidente Gravina ha ammesso che la Federazione ha le mani legate (ma saranno anche in “pasta” visto l’andamento strutturale del calcio italico?) e nulla può sotto l’aspetto giudiziale, mentre per la Giustizia ordinaria le cose potrebbero essere diverse, specie se dalle intercettazioni telefoniche dovessero emergere conferme importanti degli illeciti.

Non è la prima volta che la Serie A finisce sotto la lente di ingrandimento dei giochini sistema-bilancio, lo hanno fatto e lo fanno tutti, è il classico cane che si morde la coda, il problema semmai è che la situazione finisce per essere incontrollabile e prima o poi il sistema esplode; ad ogni stagione il valore delle plusvalenze aumenta perché non si può fare diversamente, ma ciò fa sì che quello che è un beneficio finisce per diventare un problema senza uscita.

La situazione finanziaria della Juventus è pessima ed è peggiorata un anno dopo l’altro, come certificato dagli ultimi bilanci, con un rosso da capogiro ed in aumento; quindi per “sanare” il conto economico, usare le plusvalenze è stata la medicina scelta, pur se rischiosa per i possibili danni collaterali, quasi come quando si davano medicinali per ottantenni con il cuore malandato, a giovanotti di venti/trent’anni che correvano dietro al pallone ….

Alla fine ne verrà fuori il solito buco nell’acqua, la solita assoluzione? Probabile, dato che si punta sempre all’impossibilità di dare un valore ai calciatori, senza porsi domande serie cui nessuno vuole rispondere, perché è vero che magari qualche mese dopo ci sono i Bastoni o gli Zaniolo che “esplodono” con le loro prestazioni sul campo, ma rispetto ai due ragazzi diventati nazionali, quanti ce ne sono valutati fittiziamente e che il pallone lo seguono in tv o in campi dove sarebbe più logico coltivare le patate?

Un’ultima cosa rispetto al coinvolgimento della Juventus, perché molti dimenticano, o fanno finta, che quella bianconera è Società quotata in borsa e chi vi investe anche solo acquistando un’azione, lo fa davvero per rimetterci dei soldi? E’ bastato vedere la reazione all’aumento di capitale di questi giorni, un meno 8%, che qualcosa vuol dire se non si è faziosi o ci si arrampica sui vetri…

Ogni tanto ci/vi invitano ad investire denaro in borsa, con lo specchietto per le allodole del guadagno dell’ultimo anno e degli ultimi mesi; anche la Juventus, tempo fa, le sue azioni, erano parte di questi inviti, ma da allora il titolo è sceso ad un valore di circa un terzo, ossia ha perso qualcosa come il 60/65%, e se ciò fosse accaduto anche a causa di bilanci non proprio “lindi”? Potrebbero esserci conseguenze, sotto forma di denunce, anche su questo fronte da parte di qualche azionista che si sente truffato?

Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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