In questo periodo “Premier e Liga” si trovano su un altro pianeta, basti pensare che a stagione in corso un big match spagnolo si giocherà negli Stati Uniti. Malgrado ciò questo campionato è nato sotto una luce nuova. Per come ce la siamo passata negli ultimi anni, abbagliante, affascinante, e per le nostre recenti vicissitudini anche rischioso. Non siamo nel sottoscala, questo no, ma il fallimento mondiale ci ha cacciato quantomeno nel retrobottega. Adesso torniamo in vetrina. Tradotto in parole povere, significa che ogni nostra brutta figura avrà un eco mondiale e che una bega da cortile potrà diventare un affare di stato.

E siccome non passa stagione senza liti tra comari e ripicche da asilo infantile ci sarà da stare molto attenti. Se questo può servire da stimolo, allora ben venga l’atterraggio del marziano su Torino. L’importante è non pensare che arrivato il portoghese, si possa vivere di rendita. Perché il pallone, in fondo, ha seguito le sorti del Paese.

E non poteva essere altrimenti. Abbiamo creduto che bastassero la pizza e il mare azzurro per stracciare la concorrenza e invece è finita che ci sono passati davanti tutti (e ci hanno copiato pure la pizza). Idem nel calcio. Sempre l’uovo oggi, mai la gallina domani. Per anni e quasi per tutti, poche le eccezioni virtuose. Qualcosa è cambiato ma dobbiamo darci una sveglia. Ci siamo presentati al via con una Federazione commissariata, quindi inesistente, che deve trovare un presidente e già questo non trasmette una sensazione di stabilità. In campo non ci va un presidente federale, d’accordo, ma sapere che la cabina di regia è occupata da un precario non depone a favore della nostra immagine e attendibilità. Vediamo anche di non farci riconoscere dentro gli stadi.

Già da fuori, per più della metà le strutture sono inguardabili e obsolete, reperti fossili di un’era fa, ma è all’interno, ahimè, che diamo il peggio. Cori razzisti, insulti, striscioni che vomitano odio, fumogeni e altro ancora. Il mercato degli ignoranti non smette mai di produrre idiozie. Sarà dura chiederlo, ma l’idea che la mondezza vada live in mondovisione ci fa rabbrividire. Ronaldo ha risvegliato l’entusiasmo (non solo bianconero) e l’interesse. La Juventus sembra imbattibile, ma batterla, ai pochi che ce la faranno, darà ancora più soddisfazione. Le premesse ci sono tutte per un campionato spettacolare, una buona idea sarebbe farsi notare solo per questo motivo.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Lapresse

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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