Eugenio Bersellini ai tempi di quando allenava il Cesena calcio

Questa torrida estate pare non dare tregua a chi non ama il sol leone. E’ tempo di tornare a riva, mettere momentaneamente a riposo l’amato gommone e riprendere la penna. Qualche giorno dopo Ferragosto è iniziato il campionato di serie B con il Cesena impegnato, come due anni prima, contro la “cugina” neo promossa Carrarese che militava nello stesso girone di serie C. Buona la prima con una vittoria meritata dei bianconeri cesenati (2-1). 

Poi, dopo la trasferta nel derby perso a Sassuolo (2-1), a soli tre giorni di distanza, il Cesena torna al Manuzzi nel turno infrasettimanale contro l’ostico Catanzaro. Com’è stato ampiamente scritto l’anno scorso i bianconeri hanno superato a pieni voti tutte le classifiche, ottenendo la lode. 

Anche per questo motivo tra i tifosi c’è grande entusiasmo. Infatti, è stato superato il record di abbonamenti per la serie cadetta, che oggi si avvicina a grandi passi alle 8000 tessere. Quarta posizione per il Cesena, preceduto solo da Sampdoria, Palermo e Frosinone. E’ proprio vero, l’Orogel Stadium o Dino Manuzzi che dir si voglia e il suo pubblico sono da serie A, indicativo il sold out dei fedelissimi della curva Mare. La società a stelle e strisce pare abbia intrapreso la stessa strada che percorrevano in passato grandi Presidenti cesenati, quando riuscivano a scoprire e a lanciare giovani allenatori che grazie a un’idea di calcio all’avanguardia si dimostravano i migliori della serie B. Per esempio Marchioro, Bersellini, Radice, fino ad arrivare ai più giovani Castori e Bisoli.

Con l’arrivo di mister Michele Mignani in panchina potrebbe accadere la stessa cosa. Il nuovo allenatore, infatti, porta sicuramente un gioco moderno e attuale che può esprimere liberamente senza preoccuparsi troppo di tutte quelle problematiche esterne che spesso bloccano gli allenatori più navigati. 

Qualche schema studiato durante la settimana con un giro palla più veloce e con improvvise verticalizzazioni potrebbe essere una valida scelta al possesso spesso sterile visto negli ultimi anni. Anche l’intenzione di lavorare con i giovani ci pare molto interessante. È ora di valorizzare i vivai e dare più spazio ai nostri ragazzi. Tuttavia si sa. 

Questi progetti talvolta sono tanto ambiziosi quanto pieni d’imprevisti. L’importante è che la società nel suo insieme e i tifosi lo capiscano e che siano pronti a sostenere questo nuovo corso. Sicuramente ci saranno delle giornate difficili. Ma con un po’ di tempo e di pazienza potrebbero arrivare grandi soddisfazioni sia sugli spalti sia in classifica. Una cosa è certa, la curva Mare continuerà a cantare “Romagna mia” a squarciagola perché l’amore per la terra romagnola e per il Cesena non dipende solo dalla categoria. C’è e ci sarà sempre.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Valerio Casadei / Vittorio Calbucci 

Il Vice Direttore Ugo Vandelli

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui