Ancora incendi, e ancora vittime causate dai roghi che stanno devastando boschi e terreni in Calabria e in Sicilia.

Un uomo di 77 anni è morto nel suo casolare di campagna raggiunto dal fuoco a Grotteria, in provincia di Reggio Calabria. E’ accaduto intorno a mezzogiorno. L’uomo tentava di salvare il ricovero degli animali, ma è stato raggiunto dalle fiamme ed è morto per le ustioni. Il cadavere carbonizzato è stato trovato da uno dei figli del pensionato, preoccupato per il fatto che non aveva visto rientrare il padre nell’altra abitazione della famiglia nel centro di Grotteria.

La preoccupazione era accentuata dal fatto che l’uomo non rispondeva al cellulare. Il 77enne era rientrato nel luglio scorso da Milano, dove si era trasferito alcuni anni fa, dopo che era andato in pensione, insieme ai familiari. Quasi ogni giorno il pensionato si recava nel suo terreno a Grotteria per svolgere lavori agricoli. E c’è una seconda vittima in Calabria: nel tardo pomeriggio è stato ritrovato il corpo senza vita di un 79enne, dato per disperso, a Cardeto.

Agricoltore schiacciato dal trattore per combattere le fiamme a Paternò  – A Paternò, in Sicilia, un agricoltore di 30 anni è morto schiacciato dal suo trattore nel tentativo di spegnere un incendio in un podere nell’area di Ponte Barca, interessata oggi da un vasto incendio come tre settimane fa. Stava trasportando una botte piena d’acqua sul suo trattore che, all’altezza di una curva lungo la S.P.58, si è capovolto schiacciandolo e uccidendolo sul colpo.

In Calabria chiesto l’intervento dell’esercito. –  Sibilia: rinforzi in arrivo La situazione, in Aspromonte, è tale che sindaco e prefettura di Reggio Calabria hanno chiesto l’intervento dell’esercito, dopo gli aiuti già arrivati da vigili del fuoco e volontari di altre regioni.

E il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, annuncia: “Disposto l’invio immediato di rinforzi in Calabria, dove giungeranno nelle prossime ore 130 Vigili del Fuoco provenienti da Lazio, Lombardia, Toscana, Marche, Veneto, Emilia-Romagna”. “Continueremo a monitorare la situazione ora dopo ora, dando il pieno supporto del Ministero dell’Interno e del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco alle popolazioni colpite dai roghi. Purtroppo – prosegue – stiamo verificando una generalizzata carenza di prevenzione, che è una competenza affidata alle Regioni”.

Le fiamme circondano un residence, fuga dalle case nell’Ennese – Un inferno di fiamme e fumo ha avvolto Pergusa (Enna). Nonostante il lavoro incessante di due elicotteri e un Canadair le fiamme hanno circondato un residence con decine di edifici ed appartamenti. La gente è scappata da casa ed è per strada. Le fiamme hanno lambito l’hotel Garden mentre sono a poche decine di metri dal villaggio del fanciullo, una struttura che fino a qualche anno fa accoglieva orfani ed oggi in parte accoglie migranti. A lavoro decine di volontari, la Forestale, la protezione civile, i vigili del fuoco.  Notte di roghi nel Palermitano Una lunga notte di incendi in provincia di Palermo. Le Madonie stanno bruciando. Le fiamme sono divampate nella zona delle Petralie e nella zona di Geraci Siculo. Molte persone hanno perso aziende e hanno visto le fiamme arrivate fin dentro casa. Sul territorio hanno lavorato i vigili del fuoco, i forestali e il personale della protezione civile. Nel corso della notte sono andati in fiamme ettari di vegetazione anche a Piano Geli nella zona di San Martino delle Scale e a Montefiascone sempre nella zona di Monreale.

Patuanelli a Siracusa A Siracusa, il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli e la viceministra del Mise, Alessandra Todde, hanno incontrato i sindaci proprio per discutere dell’emergenza incendi. Al termine dell’incontro Patuanelli ha assicurato sostegno alle vittime dell’emergenza: “Prima di ogni cosa dobbiamo dare risposte immediate alle vere vittime di questa emergenza, i cittadini  che hanno perso tutto negli incendi e a cui vanno dati immediatamente i ristori”. Ma non ha nascosto come “il tema vero sia la prevenzione sul territorio e l’agricoltura è il miglior custode”.

Coldiretti: sei roghi su dieci dolosi Secondo Coldiretti, i roghi nel corso del 2021 sono aumentati del 202% rispetto alla media 2008-2020. E se da una parte 6 roghi su 10 sono di origine dolosa, con i piromani in azione, dall’altra per effetto della chiusura delle aziende agricole, la maggioranza dei boschi nazionali si trova senza sorveglianza per l’assenza di un agricoltore che possa gestirli in un Paese come l’Italia dove più di un terzo della superficie, per un totale di 11,4 milioni di ettari, è coperta da  boschi con quasi 1 su 3 (32%) che in Italia fa parte di aree protette.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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