Tutto attorno a un pianoforte. Tutto inizia e finisce lì. La melodia, il suono, la profondità dell’animo rappresentata dai testi bianchi e neri. Le mani si librano, come sorrette da una strana forza, quella della musica, unica e inesauribile. La famosa pianista Roberta Di Mario possiede questo affascinante talento, ovvero quello di trasformare la realtà in musica, attraverso questo straordinario strumento che risponde al nome di pianoforte. La Di Mario (classe ’72), da Parma, vive un rapporto simbiotico con questo strumento ed è come se fosse un prolungamento del suo corpo.

Che cosa rappresenta per lei il pianoforte?
‘Tutto. Ed è il mio più grande vizio. 88 tasti di musica infinita, in cui perdersi per ritrovarsi. Una macchina straordinaria che ti porta in viaggio, ogni volta che tocchi i tasti bianchi e neri, verso mete spesso sconosciute e senza una destinazione precisa.’

Cosa vuol dire essere una pianista?
‘Essere in profondo contatto con sé stessi e proiettare il proprio mondo interiore sui tasti bianchi e neri, corde e legni. Il pianoforte è davvero un’orchestra, è un privilegio essere stata, in qualche modo, scelta da questo straordinario strumento.’

Quante ore ha passato a schiacciare i tasti bianchi e neri del pianoforte?
‘Infinite, a volte fantastiche, a volte durissime ore. Oggi non c’è una regola, stavo più nelle regole di studio negli anni dell’Accademia. Oggi posso trascorrere ore senza suonare, a volte invece non mi bastano le 24 ore del giorno!’

E’ più complicato comporre, cantare, suonare uno strumento o tutti e tre insieme?
‘Per me, nulla di questo è stato complicato e amavo cantare accompagnandomi al pianoforte. Mi sentivo a casa e protetta. Oggi comunque suonare e scrivere/comporre continua ad essere tra le mie attività preferite, soprattutto perché, senza sforzo, nasce una musica bella che amo tantissimo. A questo, però, bisogna unire l’impegno di perfezionare l’idea e affinare la melodia, armonia e passaggi virtuosi!’

Mi parli del suo nuovo progetto discografico. Cosa dovranno aspettarsi i suoi fan?
‘Illegacy è il mio viaggio verso casa, il mio ritorno verso la musica strumentale e pianistica, dopo due progetti che mi vedevano in veste anche di cantautrice. Illegacy, pubblicato da Warner Music, sono 10 songs di pianoforte da me scritte, eseguite ed arrangiate in collaborazione con due musicisti straordinari come Cristian Bonato e Federico Mecozzi. Unite alle 10 songs ci sono 10 videoclip, 5 già in rete, per proiettarsi immediatamente in un mondo di bianco, nero e colore tipicamente cinematografico. Amo tanto Illegacy, c’è tutta Roberta Di Mario, finalmente e completamente.’

In questo periodo, sta lavorando anche a qualcos’altro ?
‘Sempre, non ci si ferma mai. Sto scrivendo da mesi nuovi brani per il prossimo album. Vivo pienamente il presente, ma c’è sempre una parte di me proiettata nel futuro, inquietudine allo stato puro.’

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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