È stato ritrovato l’elicottero disperso da questa mattina in una zona campestre di Apricena, in provincia di Foggia, frazione di Castel Pagano. Il velivolo è precipitato causando la morte delle sette persone a bordo. Si tratta di due piloti (Luigi Ippolito e Andrea Nardelli); una famiglia, composta da quattro persone, di turisti sloveni: Bostjan Rigler (59 anni), Jon Rigler (49 anni), Mateja Curk Rigler e Liza Rigler (13 anni); infine, un medico del 118 (Maurizio De Girolamo, 69 anni). Quest’ultimo lavorava presso la postazione del 118 presente alle Isole Tremiti e stava rientrando a casa dopo il turno di lavoro.

Le ricerche – Le ricerche dell’elicottero A109 erano in corso dalla mattina. Sono stati impegnati nelle ricerche i Vigili del fuoco, con squadre a terra e un elicottero del comando di Pescara. Sul posto presenti oltre 40 militari dell’Arma, tra cui i reparti speciali dei “Cacciatori di Puglia” che hanno raggiunto le zone più impervie del promontorio del Gargano. Impiegati anche tre elicotteri dei Carabinieri.

L’elicottero era partito alle 9:20 dalle Isole Tremiti. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha disposto l’apertura di un’inchiesta di sicurezza e l’invio di un team investigativo sul sito dell’incidente.

Le operazioni di recupero – E intanto è stata chiusa la Ss89 garganica per le operazioni di recupero. “Siamo tutti sgomenti per quanto accaduto. Sul posto ci sono autorità e squadre di recupero e le operazioni non sono certo agevolate dal forte maltempo. L’accesso ai curiosi è bloccato sin dalla SS 89, per cui astenersi da recarsi sul posto. E’ il momento del dolore e della preghiera”. Lo ha scritto sui social Matteo Vocale, sindaco di San Nicandro Garganico, in riferimento alla parziale sospensione del traffico veicolare sulla Strada statale 89 Garganica, che percorre il periplo del promontorio del Gargano da San Severo a Foggia, dopo l’incidente del volo Alidaunia, precipitato ad Apricena.

Il relitto dell'elicottero precipitato ad Apricena, FoggiaAnsa Il relitto dell’elicottero precipitato ad Apricena, Foggia

La compagnia del velivolo – Il velivolo era della società di trasporto aereo Alidaunia, la società che da fine anni Settanta collega il Gargano alle isole Tremiti e che in Puglia gestisce il servizio di elisoccorso per conto della Regione. Si tratta dell’unica compagnia italiana ad effettuare servizi di linea con elicotteri per trasporto passeggeri, merci e posta, da oltre 26 anni. E’ titolare di servizi di protezione civile, elisoccorso (118) ed eliambulanza per conto di Pubbliche Amministrazioni in varie regioni d’Italia.

Dal 1985, con assenso ministeriale e in collaborazione con l’assessorato ai Trasporti della Regione Puglia, garantisce il collegamento quotidiano tra Foggia e le Isole Tremiti. Ogni lunedì e venerdì si effettua scalo a Vieste, nel periodo estivo anche sabato e domenica.

L'elicottero della Alidaunia di FoggiaANSA/ SITO ALIDAUNIA – L’elicottero della Alidaunia di Foggia

Il medico del 118 a bordo – “Il medico aveva appena terminato il turno di lavoro e ha deciso di prendere l’elicottero anziché la nave per le condizioni meteo marine avverse. Qui da noi si è abbattuta una fitta nebbia” ha detto il sindaco dell’arcipelago a largo del Gargano, Peppino Calabrese che ha poi precisato “l’ultimo contatto con il velivolo lo si è avuto nel territorio tra San Nicandro Garganico e San Marco in Lamis. La nostra comunità è sotto choc. Non era mai successa prima una cosa del genere in 30 anni di servizio” ha concluso.

“Ancora una morte sul lavoro, questa volta di un collega del 118 che tornava a casa a fine turno. Siamo vicini alla famiglia del dottor Maurizio De Girolamo che rientrava da un turno di guardia  alle Tremiti, vittima di questa tragedia così assurda, ha pagato con la vitala sua abnegazione”. Così il presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri Filippo Anelli, dopo aver appreso la notizia del ritrovamento dell’elicottero di Alidaunia disperso da questa mattina.

Le parole di Francesco Ippolito, figlio di uno dei piloti: “Avevamo ancora tanto da fare insieme” – “Non è giusto. E’ questo che ripeto da stamattina. Non è giusto. Avevamo ancora tanto da fare insieme. La mia laurea alle porte, la mia vita, il mio futuro. La mia vita si è spezzata oggi, quando come ogni mattina mi hai abbassato le tapparelle e mi hai rimboccato le coperte prima di rubarti le mie caramelle. Poi sei volato via e lì’ sei rimasto. Tu, pilota di aerei e di elicotteri, uno dei pochissimi nonché tra i più bravi e rinomati d’Italia. Tu, di cui ero estremamente orgoglioso per il tuo lavoro. Tu, mio padre”. Sono le parole del giornalista e scrittore Francesco Ippolito, figlio del pilota foggiano Luigi, deceduto nell’incidente ad Apricena.

A cura di Fonte Ansa – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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