Per far fronte all’emergenza siccità il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha firmato un’ordinanza per invitare “cittadine e cittadini a ridurre al minimo l’uso di acqua potabile sia di uso domestico che per irrigare prati, giardini privati e pulire terrazzi e cortili”. Lo ha spiegato lo stesso sindaco sulle sue pagine social aggiungendo che anche il Comune vuole fare la sua parte dopo che la Regione Lombardia ha decretato lo stato di emergenza idrica fino al 30 settembre.

Oltre all’invito a ridurre al minimo l’uso di acqua potabile, il Comune di Milano ha adottato,per far fronte alla siccità, una serie di misure di emergenza come la chiusura di tutte le fontane, ha spiegato il sindaco precisando che le eccezioni riguardano le fontane “dove sia presente fauna e flora e i laghetti/rogge dei parchi cittadini”. Decisa inoltre “la sospensione dell’irrigazione a spruzzo dei prati e delle aree verdi, eccetto l’irrigazione a goccia che interessa i nuovi impianti di alberi” che vanno preservati. Le fontanelle resteranno aperte “visto le temperature e l’arrivo di una nuova ondata di calore”.

A Rimini il vescovo invita a pregare per la pioggia

Una preghiera per la pioggia. È l’invito della diocesi di Rimini, alla luce, si legge in una nota, della “perdurante condizione di siccità”. Il vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, “ascoltando la richiesta di molti fedeli”, invita ad inserire nella preghiera dei fedeli delle messe domenicali “la specifica richiesta al Signore del dono della pioggia”.    La diocesi ricorda anche che all’interno della Basilica Cattedrale di Rimini c’è la Cappella della Madonna dell’Acqua.  L’appellativo “dell’Acqua” deriva dal fatto che la Vergine che si trova sul tabernacolo con Cristo morto sulle ginocchia è invocata nei periodi di siccità o di piogge torrenziali.

A cura di Elena Mambelli – Foto Lapresse
Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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