Vujadin Boskov, di fronte a qualche azione dubbia in area di rigore, soleva ripetere una delle sue frasi passate alla storia e di grande attualità oggi come negli anni novanta, ma anche prima volendo, perchè da che si gioca al calcio qualcosa di dubbio in area, ma anche in altre zone del campo (mica si vive di soli rigori), è successo, succede e succederà sempre.
Dunque l’entrata di Benatia su Vasquez era da rigore? Personalmente non lo so, ma in tanti anni ne ho visti assegnare di ben meno fallosi, così come ho visto sorvolare su cose di molto peggiori, dove spesso l’essere rigore o meno dipendeva più dalle “magliette” in campo che dall’effettivo danno subito o procurato.
Certo di quanto accaduto al Bernabeu si parlerà per decenni, considerato che ancora si tira in ballo il gol giudicato in fuorigioco (vedete che non di soli rigori si “vive”?) di Turone, difensore della Roma che giocava al Comunale di Torino contro la Juventus; annullamento che diede lo scudetto alla Juve ai danni proprio della Roma.
E di quel contatto tra il difensore iuventino Iuliano e l’interista Ronaldo, del 26 aprile 1998 che dite? Era rigore o, come detto proprio in questi giorni dall’arbitro Ceccarini, fallo di sfondamento del nerazzurro? Anche di questo si parla ancora (e si parlerà) dopo vent’anni, perché il calcio è fatto di queste cose, altro che VAR!
Senza contare quel pallone dentro la porta di un bel mezzo metro in un Milan-Juve del 26 febbraio 2012 , proprio con Buffon protagonista nel cacciare fuori la sfera maledetta dalla propria porta, senza accorgersi (disse lui) di essere con tutto il busto al di qua della linea bianca? Chissà dove aveva il cuore quel giorno il portierone nazionale? O forse che il signor Tagliavento (ed il suo assistente) guardavano una bella tifosa in tribuna? Fortuna che Allegri la prese allora come oggi con ironia, e c’è da ridere a pensarlo sempre in mezzo e dalla parte di quello che ci rimette!
Probabilmente è vero che l’arbitro del Bernabeu, l’inglese Oliver, è un modesto “funzionario” senza polso, e probabilmente nella sua decisione ha influito il peso “politico” del Real, dato che il trentatreenne fischietto, al primo anno nella fase finale della Champions, avrà pensato al futuro e se vuoi avere un futuro nella coppa europea più prestigiosa cosa fai nel dubbio? Magari ti comporti come chi vuol fare carriera ed arbitrare nel campionato italiano?
Chissà cosa pensò in quel lontano 1981 l’arbitro Bergamo, poi divenuto designatore e coinvolto nello scandalo di calciopoli; la successiva qualifica e la decisione di rifare il processo, nei suoi confronti, del 2013 sono fatti, ma chissà cosa sarebbe successo se invece quel gol di Turone l’avesse convalidato?
E il “mitico” Ceccarini? Sicuramente le idee chiare su quell’azione non le hai mai avute del tutto, anche perché pochi mesi dopo il fatto dichiarò che in realtà avrebbe dovuto fischiare fallo di ostruzione (con punizione a due in area) a favore di Ronaldo, ma sorvolò perché aveva visto solo la parte finale dell’azione; nel 2009 sostanzialmente confermò la precedente versione dei fatti, mentre qualche giorno fa ha sancito che il proprio errore era non aver fischiato fallo a favore dello juventino…

Insomma, il signor Oliver è in certamente buona compagnia e se, a sentire il capitano bianconero Buffon, non ha le capacità e deve ritirarsi, bisognerebbe iniziare a pensare la stessa cosa di quanti signori che il fischietto lo usano nel nostro campionato con la sola capacità di “prostrarsi” davanti a poteri non certo sconosciuti?
Suvvia, caro Buffon, siamo seri, sarai pure stato inca…volato, ma l’arbitro deve pensare alla partita d’andata mentre fischia? E deve avere un cuore e non un bidone dell’immondizia? Ma allora l’arbitro che sabato ha sanzionato due rigori a favore della Juve a Benevento, visti i pochi punti dei campani e che tanto la Juve avrebbe vinto ugualmente, cosa doveva fare? Finta di nulla e pensare con buon cuore ai “poveri” giallorossi ormai retrocessi?
La Juventus ha giocato al Bernabeu una splendida partita, che però ha fatto a pungi con quanto visto allo Stadium una settimana prima, e invece dell’orgoglio di aver fatto impallidire le Merengues a casa loro e sfiorato i supplementari (il 3-0 non faceva passare la Juve come asserito da qualche buontempone televisivo …) la si mette sulla rissa verbale e su argomentazioni di cui è stracolmo il nostro calcio e nelle quali ad essere il Real…

Se Oliver ha fatto bene o meno a fischiare non lo saprà mai nessuno, tanto ognuno resterà del proprio parere quando se ne parlerà tra cento anni e (finalmente) il signor Cesari avrà probabilmente smesso di dispensare le sentenze di uno che da arbitro ne ha combinate più di Bertoldo e per dimostrare di aver ragione ci fà vedere il fotogramma ultimo di un’azione durata almeno tre secondi; ma il problema vero è che lo pagano pure…

Domani è un altro giorno, diceva Rossella O’Hara, e domani è un altro giorno, si ricomincia ed alla prossima azione dubbia, magari al contrario e non in casa madridista, ci aspettiamo di vedere il presidente bianconero parlare del VAR senza cambiare opinione e magari sentire il suo portiere dire che l’arbitro non “ha capito un c….” perché invece di fischiargli un rigore contro e buttarlo fuori è andato a stringergli la mano e gli ha chiesto l’autografo, regalandogli una scatola accessoriata del Folletto, che non serve per l’immondizia, ma per le pulizie è un portento!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Images

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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