Il 24 novembre del 1991 si spegneva Farrokh Bulsara, meglio conosciuto come Freddie Mercury, una delle voci più rappresentative dell’universo rock.

Nato il 5 settembre 1946 a Zanzibar da una famiglia di origine parsi, fondò nel 1970 i “Queen”, gruppo rock britannico di cui fece parte fino alla morte. Autore di alcuni successi a dir poco straordinari come “Bohemian Rhapsody”, “Somebody To Love”, “Don’t Stop Me Now” e “We Are The Champions”, Mercury si spense a soli 45 anni, per una grave broncopolmonite.

In realtà, il giorno prima aveva redatto un comunicato in cui spiegava la propria cagionevole condizione di salute: “Desidero confermare che sono risultato positivo al virus dell’HIV e di aver contratto l’AIDS. E’ arrivato il momento che i miei amici e i miei fan in tutto il mondo conoscano la verità e spero che tutti si uniranno a me, ai dottori che mi seguono e a quelli del mondo intero nella lotta contro questa terribile malattia”.

Se l’uomo e la sua grande sensibilità restano un mistero, il mito e la leggenda resteranno per sempre nella storia.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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