MATTEO RENZI ITALIA VIVA

“Non era un match tra due ego, ma un confronto politico sul futuro del Paese” ed ora “suggerirei più prudenza a chi vuole fare senza di noi. Senza Italia Viva non c’è maggioranza nemmeno nelle commissioni”, “non c’è una maggioranza. Non esiste.
Dal voto in Senato sono uscite due minoranze e il fatto che Conte continui a far finta di nulla pur di non lasciare lo scranno non mi spaventa, mi dispiace. Soprattutto per lui”. Così Matteo Renzi.

“Non è certo colpa di Conte se c’è il Covid. Ma tocca al governo fare un salto di qualità nella risposta. Noi chiediamo solo di fare meglio vaccinando gli insegnanti, spendendo i soldi del Mes, lavorando sull’occupazione giovanile e non sui sussidi”, “abbiamo dovuto lottare, battere i pugni sul tavolo, chiedere udienza, andare in tv. Alla fine abbiamo ottenuto qualcosa solo dopo le dimissioni di Teresa Bellanova, Elena Bonetti e Ivan Scalfarotto, tre persone che hanno dimostrato con i fatti che le idee vengono sempre prima delle poltrone. Per Conte è il contrario: prima viene il suo destino personale, poi il bene comune. Ma se non ha i numeri, tiene in ostaggio il Senato”.

E smentisce di avere dato dell’anti-democratico a Conte: “Ho solo citato un intervento di un senatore del Pd, Luigi Zanda, che ha chiesto di cambiare metodo in Parlamento e con i decreti. La democrazia richiede risposte in Parlamento”. Replica al premier che accusa Iv di essere un partito di “aggressori”: “Questa è una menzogna. Non replico come dovrei solo per rispetto istituzionale al presidente del Consiglio. Dico però che più di un mese fa abbiamo scritto una lettera con le nostre proposte. Non ha nemmeno risposto. Le sembra il modo di fare?” e “lo spettacolo del mercato allestito a Palazzo Madama è indecoroso. Uno show triste che l’Italia non merita. I 5 stelle sono passati dall’uno vale uno all’uno vale l’altro. Il Pd, oramai immobile, rinuncia a ogni connotazione riformista. Chiedo a Conte: non telefonare ai senatori, telefona alla Pfizer per sapere perché hanno ridotto i vaccini”. Quindi assicura: “Qualsiasi cosa deciderà il presidente della Repubblica avrà il nostro pieno consenso. In una partita difficile l’ultima cosa da fare è contestare l’arbitro”.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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