Dopo i fatti di Parigi, diversi Paesi europei (come la Polonia) hanno proposto la chiusura delle frontiere. Il premier Matteo Renzi, ha invece commentato: “Se dici ‘chiudiamo le frontiere’ devi dire che lo fai per tenerli dentro, perché gli assassini nella stragrande maggioranza dei casi sono nati e cresciuti in Europa”. Per il presidente del Consiglio “la minaccia arriva infatti da dentro e nessuno può pensare di essere immune dal pericolo terrorismo”.
Il presidente del Consiglio ha anche parlato del ruolo di Mosca nelle crisi internazionali e a proposito degli attacchi di Parigi, ha affermato che possiamo “fidarci di Putin e che sarebbe stato assurdo alzare una cortina di ferro tra noi e la Russia. Non possiamo immaginare di costruire l’identità dell’Europa contro la Russia. È assolutamente cruciale – ha aggiunto – che Putin partecipi a questa fase”.
Renzi ha sottolineato che bisogna “mettere in conto tutti i tipi di intervento”, ma servono unità, il coinvolgimento della Russia e un’offensiva culturale nella sfida educativa. Il premier ha anche spiegato che si deve evitare ogni “superficialità”, bisogna pensare a “una strategia” di lungo periodo ed evitare una “Libia bis”.