“Il governo è intervenuto quando quelle quattro banche rischiavano di non aprire più salvando i conti correnti dei cittadini e migliaia di posti di lavoro”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Matteo Renzi rispondendo in conferenza stampa a Palazzo Chigi a proposito delle polemiche sul decreto salva-banche. “Il sistema bancario italiano è solido, è più solido oggettivamente di quello tedesco: ma alcune realtà avevano bisogno di interventi immediati”. Il premier ha quindi sostenuto che “il mondo delle banche è complicato: in Italia ci sono tante banche, la stragrande maggioranza sono prospere e ben governate, ma ci sono più banche che nel resto d’Europa. Dobbiamo favorire un processo per cui le banche piccoline si mettono insieme. Vuol dire qualche poltrona in meno, qualche potere in meno, e un sistema un pochino più solido. Andava fatto 10 anni fa, lo stiamo facendo ora perchè non è stato fatto.

Ha continuato il premier, il punto è che “le regole delle banche adesso le decide l’Europa. Fino a 10 anni non era così, e la Germania ha salvato le proprie banche con 247 miliardi di euro. L’Italia non ha messo denaro pubblico, e oggi le regole sono cambiate a livello europeo ed anche se volessimo non potremmo più fare come fatto in passato da altri Paesi”. “Per le attuali regole europee – ha continuato – è impossibile salvare gli azionisti e gli obbligazionisti subordinati” delle banche che dovessero fallire. Ma “stiamo cercando di individuare una soluzione, che tenga aperta la possibilità, soprattutto per gli obbligazionisti, nei limiti delle regole Ue che non scriviamo noi, di avere una forma di ristoro. Vedremo se sarà possibile, ci stiamo lavorando”.

Renzi: sì a commissione d’inchiesta sulle banche – Commentando poi gli ultimi interventi sulle popolari, Renzi ha aperto ad una possibile commissione d’inchiesta sul sistema banche. “Siamo al lavoro perché le autorità chiariscano le responsabilità del passato – ha detto il premier -. Vedo di buon occhio il fatto che il Parlamento possa aprire commissioni di inchiesta su ciò che è avvenuto negli ultimi 15 anni”.

E riferendosi alla vicenda del pensionato suicida dopo aver perso 100mila euro di risparmi, ha aggiunto: “Non sono abituato a strumentalizzare la vita e la morte di alcune persone. Il governo esprime il proprio dolore e fa le condoglianze alla famiglia” del pensionato che si è tolto la vita dopo aver perso i suoi soldi “ma è al lavoro per trovare soluzioni”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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