Prima che vengano messe in vendita, verranno richiamate 15mila auto da parte della Renault per regolare i loro motori, sotto accusa per aver superato la soglia delle norme anti inquinamento.

A dare la notizia è stato il ministro dell’Ambiente francese Segolene Royal, all’indomani dell’audizione della casa automobilistica dinanzi alla commissione tecnica indipendente; tale commissione è stata creata proprio dal governo per far luce sullo scandalo legato ai test sulle emissioni.

Renault “si è impegnata a richiamare un certo numero di veicoli, 15mila auto, per verificarli e regolare correttamente il sistema anti inquinamento e di filtraggio funzioni” in tutte le condizioni di temperatura, ha spiegato il ministro. Secondo l’edizione on line di “Les Echos”, la Casa automobilistica francese potrebbe richiamare fino a 700 mila veicoli già in circolazione per una messa a norma.

In particolare, si legge sempre sul sito, sono sotto accusa due modelli: Espace 5 e Captur. I proprietari potranno chiedere a partire da luglio se sui loro veicoli sia necessario intervenire per una verifica sulle emissioni. Naturalmente, a titolo gratuito.

Nel frattempo, la casa automobilistica ha annunciato un piano per ridurre i gas di scarico dei suoi veicoli diesel in condizioni di guida reali. Il direttore commerciale del gruppo, Thierry Koskas, ha spiegato come tale piano sia “in corso di realizzazione”. E ha aggiunto: “Renault non ha commesso trucchi e rispetta le norme sulle emissioni: desidero riaffermarlo con forza, non abbiamo utilizzato né software né altri metodi”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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