Renato Sellani è stato tra gli anni Sessanta e Settanta uno dei pianisti più influenti del jazz in Italia, già a metà degli anni Cinquanta,  siamo nel 1954 entra nel Quartetto Basso – Valdambrini due grandi musicisti del jazz italiano, il sax tenore astigiano e Oscar Valdambrini torinese,  che nel 1955 furono i due fondatori della storica formazione del Sestetto Italiano, storico gruppo nazionale che si ispirava alle novità e allo stile musicale jazzistico proveniente dall’America del Nord, gli USA; comprendeva nella prima formazione Attilio Donadio al sax alto, Giampiero Boneschi al piano, Berto Pisano al contrabbasso e Rodolfo Bonetto alla batteria.

Nel 1956 il gruppo prese parte al 1° Festival del Jazz della città di Sanremo, ma in quella stessa serata i fondatori presentarono anche una formazione, un quintetto, costituito per l’occasione,  comprendeva i musicisti Renato Angiolini al pianoforte, Berto Pisano al contrabbasso e Gil Cuppini alla batteria, questa formazione con il tempo diverrà stabile.

Nel 1958 si esibirono nuovamente nella città dei fiori, a Sanremo, sempre al Festival Jazz Italiano, in questa occasione con il pianista Enrico Intra,  per poi diede il posto al musicista Angelini. I due pianisti dal 1956 suonavano stabilmente, con varie formazioni, anche nel celebre locale di Milano, La Taverna Messicana, luogo di ritrovo di tutti i jazzisti italiani e stranieri di passaggio nel capoluogo lombardo.

Nel 1958 inoltre la formazione si vedrà nel mese di novembre accompagnare la grande cantante americana Billie Holiday, il pianista Enrico Intra verrà poi sostituito da un giovane musicista, Renato Sellani, ed ecco che entra nel panorama questo pianista che farà la storia della Musica Jazz in Italia, vi furono poi degli avvicendamenti anche di altri due musicisti, il contrabbassista Giorgio Azzolini e Gianni Cazzola alla batteria. La cantante Billie Holiday era stata accompagnata inoltre nel locale da alcuni sui ammiratori, per farle dimenticare i fischi della infelice esibizione al Teatro Smeraldo di Milano.

Nel febbraio del 1959, il quintetto potrebbe finalmente entrare in sala d’incisione per realizzare, il primo long playing a proprio nome. Dopo l’esperienza con il gruppo di Basso – Valdambrini, il pianista Renato Sellani iniziò una lunga collaborazione  con l’amico di lunga data, il chitarrista Franco Cerri. Inoltre Renato Sellani ha fatto parte dell’Orchestra Sinfonica nazionale della RAI diretta, dal musicista compositore arrangiatore Gorni Kramer.
Come pianista, Renato Sellani ha collaborato e accompagnato i grandi nomi del panorama jazzistico Internazionale e italiano, da Chet Baker, Billie Holiday,  Dizzy Gillespie, Lee Konitz, Bill Coleman, Gerry Mulligan, Enrico Rava, Tony Scott, e tanti altri.

Inoltre Sellani  è stato un compositore di musiche teatrali, per progetti di espressioni teatrali, le sue opere comprendono diverse partiture sia per il celebre Piccolo Teatro di Milano e una lunga collaborazione con la Compagnia Teatrale dell’attore Tino Buazzelli.
Per il Piccolo Teatro di Milano, scrisse la musiche, dell’opera Aspettando Godot, dell’autore e commediografo Samuel Beckett, e l’opera Puntilla è il suo Servo Matto del drammaturgo Bertolt Brecht, produzione per il Teatro Stablie di Torino; l’attore Tino Buazzelli lo volle come collaboratore a vari progetti. Inoltre un grande legame professionale che il pianista ha avuto è stato quello con la cantante italiana Tiziana Ghiglioni, con la quale ha prodotto molte opere discografiche, tra le quali i tributi alla nostra cantante Mina Mazzini (artista che il pianista ha accompagnato in più occasioni), altre collaborazioni il musicista progetti che ha avuto sono stati l’aver accompagnato artisti, del nostro mondo musicale italiano; da Luigi Tenco, Lucio Battisti, Gino Paoli. Negli ultimi anni della sua vita si è esibito con il suo trio formato, dal contrabbassista e dal batterista Massimo Manzi, per più di quindici anni.

Nel 2008 a Renato Sellani gli è stato assegnato il Premio alla Carriera, l’Honorary Awards, nell’ambito degli Italian Jazz Awards Luca Flores. Il 22 luglio del 2014 riceve un’altro premio importante, il premio Gorni Kramer, evento organizzato dalla Fondazione Sanguanini, in collaborazione con il Circolo del Jazz Roberto Chiozzini della città di Mantova.

Renato Sellani muore a Milano il 1 novembre del 2014, era un venerdì nebbioso all’età di ottantotto anni. Così il quotidiano La Repubblica dava la notizia della morte del musicista: “Addio a Renato Sellani, uno dei padri del jazz italiano.”. Nonostante l’età ha continuato ad esibirsi fino ad un mese fa […]”. “[…] Uno dei suoi ultimi lavori in studio di registrazione, “Radio Days”, è un album di duetti con Enrico Rava” grande trombettista del jazz italiano, “uscito l’anno scorso. Il suo ultimo concerto lo scorso 13 ottobre al Piccolo “Teatro” di Milano in occasione della pubblicazione dell’album Glad There is You. Quando si dice Renato Sellani e il suo pianoforte insieme per una vita trascorsa suonando e attraversando tutta la storia del jazz italiano, non si rischia dunque di scivolare nel solito modo di dire.

Dopo una lunga  carriera iniziata nella città lombarda, dove piaceva anche all’amico l’amico e chitarrista Franco Cerri […]”. “[…] Sellani e stato uno dei musicisti più importanti a memoria storica del jazz, e ha suonato con alcuni dei più grandi artisti internazionali, da Billie Holiday a Chet Baker, Lee Konitz, a Sarah Vaughan,  da Jula De Palma, a Phil Wood.
Tra gli artisti italiani gli artisti italiani si è legato professionalmente con la,cantante Tiziana Ghiglioni con  la quale ha inciso molti dischi tra i quali i tributi a Mina, Luigi Tenco, Lucio Battisti, Gino Paoli.

Nel 2008 gli e stato assegnato l’Honorary Awards (Premio alla Carriera) nell’ambito degli Italian Jazz Awards Luca Flores. “Era una di quelle persone con il quale si stava bene in sua compagnia, ho condiviso tanti anni e tanta amicizia, un uomo dalla vitalità trascinante”, ha dichiarato Franco Cerri amico e coetaneo, con cui Sellani strinse un forte sodalizio artistico.

Avevano suonato l’ultima volta insieme in Toscana l’11 agosto e quando il 14 ottobre  Sellani si è esibito in concerto al Piccolo Teatro di Milano, il chitarrista non ha potuto esserci: “Purtroppo  quel giorno non stavo bene e non sono potuto andare a sentirlo. Questo sarà sempre un mio rammarico e grande dispiacere”.
(IL testo virgolettato è tratto dal sito Oneline La Repubblica,  articolo di Carlo Moretti.
Fine prima parte, continua….

A cura di Alessandro Poletti – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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