Per quanto un individuo possa agire in autonomia, sganciato da associazioni o movimenti, l’idea stessa di razzismo e di odio etnico rimanda a un gruppo al quale riferirsi e appartenere in opposizione a qualcun altro. È nei momenti di conflitto tra gruppi che questo tipo di fenomeno prende piede e si radicalizza, diventando a sua volta carburante per alimentare, amplificare e perpetuare tale scontro. L’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad) del Dipartimento della pubblica sicurezza ha partecipato per la prima volta alla campagna antidiscriminazione “Keep racism out” promossa dalla Lega serie A di calcio con l’obiettivo di tenere il razzismo lontano dagli stadi, garantire la parità di trattamento e la tutela dei diritti umani nel calcio.
Il logo dell’Oscad, nella prima giornata del campionato di calcio di Serie A 2024-2025 è stato applicato sulla manica delle magliette dei ventitré bambini che hanno accompagnato i giocatori e la terna arbitrale in campo. Questo accadrà per tutte le partite fino alla fine della stagione. L’Oscad dal 2010 lavora per contrastare i crimini d’odio e favorire la cultura dell’inclusione e della non-discriminazione anche nel mondo dello sport. La collaborazione con il mondo del calcio e tutti i suoi protagonisti calciatori, allenatori, arbitri, dirigenti delle società sportive e tifosi, sono un modo per ricordare l’impegno delle Forze dell’ordine nello sviluppo della tolleranza e nella lotta contro ogni forma di razzismo. Si sono avvicinate ulteriormente la Juventus e “Save the Children”. Il nome dell’organizzazione che da oltre cento anni lotta per salvare la vita di bambine e bambini a rischio e garantire loro un futuro migliore, ha fatto il suo esordio alla prima di campionato sulle maglie bianconere all’Allianz Stadium. Stessa scritta sulle maglie delle Women juventine.
La presenza di “Save the Children” sulle maglie della Juventus non ha al momento una data di scadenza, o meglio, resterà fino a che i bianconeri non avranno trovato un nuovo accordo di sponsorizzazione. Dopo le dodici stagioni targate Jeep (scadute il 30 giugno) che garantivano introiti per quarantacinque milioni annui, ora è iniziata la ricerca di un nuovo partner. Sono arrivate varie proposte, alcune delle quali anche dal mercato saudita, ma pare che la Juve stia portando avanti un possibile accordo con un marchio destinato a restare top secret fino all’ultimo. Nelle prime giornate di campionato, i risultati sul campo, uniti al grande carisma di mister Thiago Motta – dopo i successi ottenuti a Bologna – pare abbiano già fatto “montare” la testa anche al popolo juventino. Vedremo!
Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica