“Dopo un po’ che il vaccino contro il coronavirus sarà in circolo, tutto questo finirà. Più si fa in fretta a vaccinare la popolazione e prima finirà” dichiara Guido Rasi, microbiologo ed ex numero uno dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) in diretta a Timeline su Sky TG24.

“Il vaccino ci sarà e funzionerà ma ci vorrà un po’ di tempo: più sarà efficiente la campagna di distribuzione e prima avremo dei risultati” assicura Rasi, che fa sapere di essere disponibile a prestarsi come volontario per qualsiasi studio sulla cura anti Covid attualmente in corso.
Una delle domande chiave alle quali si dovrà trovare presto una risposta, aggiunge, è se il vaccino “preverrà anche la trasmissione o limiterà soltanto l’evoluzione della malattia” una volta contratto il virus”.

Nell’intervista a Sky TG24 Guido Rasi risponde al virologo Andrea Crisanti, che a domanda diretta aveva dichiarato che “sulla base dei dati disponibili” non si vaccinerebbe. “Né io né altri finora li abbiamo visti” aveva detto, chiedendo più “trasparenza”. Per Rasi, invece, “durante la sperimentazione più si sta zitti e meno si crea confusione. I dati sono incompleti ed è giusto che non vengano fuori in anticipo”.

Ma “quando l’Ema approverà un vaccino vorrà dire che avrà visto tutti i dati e tratto le dovute conclusioni”. “L’Ema ha visto finora i dati preliminari e non ha avuto obiezioni. Ma i dati importanti sono quelli che visualizzerà adesso. Nei prossimi giorni almeno due ditte sottoporranno i loro dati all’Ema. Sapremo la verità anche se sono convinto che non sono andate lontane dalla realtà” prosegue il microbiologo.

Per quanto concerne il vaccino di AstraZeneca, sul quale punta anche l’Italia, Rasi commenta che “non ci sono state interruzioni importanti degli studi clinici e che non andranno ripetuti tutti i trial, basterà aggiungere dei dati”, anche se un ritardo va messo in preventivo. Aggiungendo che non ci sarà “un no completo o un sì completo” ma più probabilmente “un via libera con restrizioni che saranno poi allargate”.

a cura di Roberto D’Orazi – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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